Scontro cargo-petroliera, il capitano arrestato è russo

Il capitano della nave cargo che ha colpito una petroliera nel Mare del Nord al largo delle coste inglesi, arrestato martedì, è di nazionalità russa. Lo riferiscono i media britannici.

La nazionalità dell’uomo, che ha 59 anni, è stata resa nota all’agenzia Reuters da un portavoce di Ernst Russ, l’armatore tedesco del cargo in questione, la portacontainer Solong, battente bandiera portoghese. Mentre resta coperto dal riserbo investigativo il suo nome.

Il capitano è stato sottoposto a fermo dalla polizia britannica nell’ambito delle indagini condotte assieme alla Guardia costiera sulle cause della collisione; è sospettato di “omicidio colposo derivato da negligenza grave” dopo la morte presunta dell’unico marittimo dato inizialmente per disperso nell’incidente.

La società armatrice ha assicurato che sta “collaborando” con gli investigatori, al pari di tutti i membri superstiti dell’equipaggio. Non è comunque accusato al momento di alcun atto intenzionale, ipotesi che le autorità di Londra hanno anzi ripetutamente escluso sottolineando come non siano emerse indicazioni su alcuna pista criminale non colposa.

Stando a quanto finora appurato, la Solong, in navigazione fra la Scozia e il porto olandese di Rotterdam, ha speronato lunedì mattina su un fianco la petroliera svedese Stena Immaculate - affidata per questo viaggio allo spedizioniere americano Crowley e noleggiata dal Pentagono per il trasporto di 220’000 barili di carburante per jet militari altamente infiammabile (cherosene) - mentre questa era all’ancora al largo delle coste dell’Inghilterra nordorientale di fronte alla città portuale di Hull.