Mondo

“Sulla nave cargo non c’era cianuro di sodio”

La Solong, che ha speronato lunedì la petroliera Stena Immaculate al largo delle coste inglesi, è ancora in fiamme e potrebbe affondare - Arrestato un componente dell’equipaggio

  • Ieri, 14:04
  • Ieri, 19:03
650691085_highres.jpg

Lo squarcio nella fiancata della Stena Immaculate

  • keystone
Di: AP/Reuters/ATS/pon/FCi 

“Sulla Solong non c’era cianuro di sodio, ma solo quattro container vuoti che in precedenza avevano contenuto la sostanza”: così una nota della compagnia proprietaria del cargo battente bandiera portoghese che lunedì ha speronato la petroliera Stena Immaculate al largo delle coste inglesi dell’East Yorkshire. Una nota che riduce i timori di disastro ambientale, perché le conseguenze del cianuro di sodio, altamente tossico, sarebbero state gravissime per l’ecosistema della zona.

Nella giornata di oggi la polizia britannica ha arrestato il capitano della Solong. Il 59enne è sospettato di negligenza grave e conseguentemente di omicidio colposo. Il fermo è stato eseguito dalla Humberside Police, competente per territorio, che indaga in collaborazione con la Guardia Costiera e con l’Autorità marittima locale.

Preoccupazione per gli idrocarburi

Restano preoccupazioni legate agli idrocarburi: i carburanti delle due imbarcazioni e in particolare ai 35 milioni di litri di kerosene che trasportava la petroliera, di una compagnia svedese ma battente bandiera statunitense perché al servizio del Pentagono, con equipaggio americano. Uno dei serbatoi è stato danneggiato dalla collisione, ancora non si sa quanto del suo contenuto sia stato riversato in mare, non lontano dalle aree protette di Holderness e Southern North Sea oltre che dall’estuario dell’Humber.

Le due navi sono state nel frattempo separate. Il mercantile è ancora fiamme e viene rimorchiato verso sud, mentre il fuoco sulla Stena Immaculate è stato in larga misura spento martedì mattina. Secondo il segretario britannico per la sicurezza dei trasporti, Mike Kane, è improbabile che il Solong rimanga a galla. Uno dei suoi 14 marinai è sempre dato per disperso e dopo l’interruzione delle ricerche “la nostra ipotesi di lavoro è che sia purtroppo deceduto”, ha dichiarato Kane riferendo in Parlamento martedì. Gli altri 36 membri dei due equipaggi sono stati tratti in salvo.

Un portavoce di Downing Street ha detto che le cause dell’incidente sono oggetto di inchiesta ma non ci sono indizi che facciano pensare a un atto deliberato. Un sopravvissuto all’incendio ha detto che la nave cargo è “uscita dal nulla” puntando verso i 183 metri della Stena, che era all’ancora a una ventina di chilometri dalla riva dalle 18.30 della sera precedente, 50 minuti prima che il Solong partisse da Grangemouth in Scozia. Erano le 9.48 del mattino quando è stato dato l’allarme dopo la collisione.

Ha quindi parlato di un “inferno” a bordo della petroliera, rievocando i momenti mentre con i suoi colleghi cercava di domare le fiamme. Di fronte all’impossibilità di controllare il rogo è stata presa la decisione di raggiungere la scialuppa di salvataggio e abbandonare la Stena.

01:34

Mare del Nord, scontro tra nave cargo e petroliera

Telegiornale 10.03.2025, 20:00

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare