Si respira cautela e scetticismo a Mosca, rispetto alla proposta di una tregua di 30 giorni nel conflitto in Ucraina, proposta uscita ieri (martedì) dai colloqui tra Washington e Kiev, che si sono tenuti a Gedda, in Arabia Saudita, a distanza di 3 anni dall’inizio della guerra tra Mosca e Kiev. Fonti russe hanno detto alla Reuters che qualsiasi accordo per porre fine alla guerra in Ucraina dovrà tenere conto dei progressi russi e rispondere alle preoccupazioni di Mosca.
Una fonte russa di alto livello ha dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe difficoltà ad accettare l’idea del cessate il fuoco senza discutere i termini e ottenere qualche tipo di garanzia: “Putin ha una posizione forte perché la Russia sta avanzando”..
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov - riferiscono le agenzie russe - ha esortato a “non correre troppo” sull’ipotesi di un’accettazione della tregua. Peskov ha sottolineato che “per prima cosa” Mosca attende di ricevere dagli USA informazioni dettagliate sui colloqui di ieri a Gedda, con una delegazione ucraina. “In questi giorni abbiamo pianificato anche contatti con gli americani, durante i quali contiamo di ricevere informazioni complete”, ha aggiunto il portavoce. E il Cremlino ha risposto di essere in attesa di essere informato da Washington della sua proposta di tregua. “Abbiamo in programma contatti con gli americani nei prossimi giorni e contiamo che ci forniscano informazioni complete”, ha dichiarato alla stampa Peskov. “Una telefonata al massimo livello” tra il presidente USA Trump e il suo omologo, Vladimir Putin, è possibile in un “periodo di tempo abbastanza breve”, ha aggiunto, spiegando che il Cremlino non esclude possa tenersi nei prossimi giorni un nuovo colloquio telefonico tra Putin e Trump, come annunciato ieri da quest’ultimo. “Se dovesse presentarsi una tale necessità, verrà organizzato molto rapidamente, gli attuali canali di dialogo con gli americani consentono di farlo in tempi abbastanza brevi”, ha affermato Peskov, citato da Interfax.
Secondo quanto riporta la Tass, Peskov ha anche dichiarato che “i dati forniti dai nostri militari indicano che le nostre truppe stanno avanzando con successo nella regione di Kursk”, l’oblast russa dove i soldati ucraini hanno lanciato un’offensiva inattesa la scorsa estate ma dove ora, stando a diverse fonti, sarebbero in difficoltà. il ministero della difesa ha riferito che le forze armate russe hanno liberato nelle ultime ore altri cinque villaggi nella regione.
A Washington, martedì il presidente americano aveva assicurato a Putin che gli avrebbe “parlato”, probabilmente questa settimana.
Intanto gli alleati occidentali dell’Ucraina hanno esortato la Russia a prendere posizione. “La palla è ora nel campo di Putin”, ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Martedì sera, i due più alti funzionari dell’Unione Europea, Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, avevano accolto con favore l’accordo e avevano detto che si attendeva ora una decisione da parte di Putin.
La Cina, che si presenta come parte neutrale nel conflitto, ha dichiarato mercoledì di aver “preso nota” della proposta di cessate il fuoco.

Ucraina: parla Putin
Telegiornale 19.02.2025, 20:00

L'effetto di Trump sui mercati finanziari
Telegiornale 11.03.2025, 20:00