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Trump, “Credo a Putin, è più difficile trattare con Kiev”

Il presidente statunitense: l’Europa “non sa come mettere fine alla guerra, io penso di sapere come fare”

  • 7 marzo, 19:50
  • 7 marzo, 21:03
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Donald Trump

  • AP/Keystone
Di: ATS/M. Ang. 

Il presidente statunitense Donald Trump oggi (venerdì), prima ha minacciato Mosca di sanzioni (e le ha chiesto paradossalmente di fermare i crescenti bombardamenti sull’Ucraina dopo aver sospeso a Kiev la fornitura di armi e di informazioni dei servizi segreti ed ora anche quella satellitare) ma poco dopo ha dichiarato pubblicamente che è più facile negoziare con il presidente russo, Vladimir Putin, piuttosto che con il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky.

“Credo a Putin, penso che stiamo andando molto bene con la Russia. Ma in questo momento stanno bombardando a più non posso l’Ucraina”, ha detto Trump parlando con i reporter nello Studio Ovale della Casa Bianca. “Trovo più difficile, francamente, trattare con l’Ucraina, che non ha le carte. E che sia più facile negoziare con la Russia, che ha tutte le carte in mano”, ha aggiunto.

Trump è stato chiaro quando gli hanno chiesto perché non dotare Kiev di difese aeree per impedire a Putin di colpirla: “Devo sapere che vogliono un accordo. Non so se vogliono un accordo. Se non vogliono, ce ne andiamo perché noi vogliamo che lo facciano”. Quanto al fatto che Putin stia bombardando l’Ucraina in modo più massiccio che mai, dopo la sospensione dell’assistenza degli USA, Trump ha ammesso cinicamente che il presidente russo “sta facendo quello che farebbe chiunque altro in quella posizione”. Nel frattempo ha bacchettato ancora gli europei: “Non sanno come far finire la guerra”, ha affermato, aggiungendo che invece lui ha un’idea di come terminarla.

Prima di parlare dallo Studio Ovale, il presidente aveva lanciato sulla sua rete social la sua minaccia verbale a Mosca: “Sulla base del fatto che la Russia sta assolutamente ‘martellando’ l’Ucraina sul campo di battaglia in questo momento, sto seriamente prendendo in considerazione sanzioni bancarie su larga scala, sanzioni e tariffe sulla Russia fino a quando non verrà raggiunto un cessate il fuoco e un accordo di risoluzione finale sulla pace. Russia e Ucraina, sedetevi al tavolo subito, prima che sia troppo tardi”. Una puntura di spillo se confrontata al colossale vulnus inferto a Kiev con la sospensione degli aiuti bellici e dei servizi segreti. Tanto più che la Russia è già da tempo sotto le più pesanti sanzioni occidentali della sua storia ed è sopravvissuta grazie alla Cina e a varie triangolazioni commerciali.

Ormai tutti gli occhi sono puntati sull’incontro di martedì a Riad (Arabia Saudita) tra la squadra americana (il segretario di stato Marco Rubio, il consigliere per la sicurezza nazionale Michael Walz e l’inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff) e quello ucraino, guidato da Andriy Yermak, braccio destro di Zelensky. Le cose “torneranno sul binario”, ha rassicurato Walz. Il dialogo ripartirà dall’accordo sulle terre rare, che Trump considera preliminare ai negoziati successivi.

Intanto l’Europa cerca di restare in partita. Ma la sua decisione di riarmarsi ha già sollevato la reazione del Cremlino, che non ha escluso di “adottare contromisure appropriate” poiché vede il piano dell’UE come una minaccia rivolta direttamente contro la Russia...

Zelensky: l’Ucraina vuole la pace il prima possibile

Zelensky dal canto suo ha dichiarato di volere “la pace il prima possibile”, in vista dell’incontro tra Stati Uniti e Ucraina della prossima settimana e dopo le critiche di Washington, secondo cui il presidente ucraino si sarebbe rifiutato di negoziare con Mosca.

“Un lavoro molto intenso con il team del presidente Trump è andato avanti per tutto il giorno a diversi livelli, con molte chiamate. Il tema è chiaro: la pace il prima possibile”, ha detto Zelensky nel suo discorso quotidiano trasmesso sulle reti social. “Ho avuto una telefonata costruttiva con il segretario di Stato USA, Marco Rubio. Abbiamo discusso del prossimo incontro tra le delegazioni ucraina e statunitense in Arabia Saudita. L’Ucraina vuole che la guerra finisca e la leadership statunitense è essenziale per raggiungere una pace duratura. Abbiamo anche discusso di modi per far progredire la nostra cooperazione bilaterale”, ha dal canto suo riferito sui social il ministro degli esteri ucraino, Andrii Sybiha.

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