Il Front National (FN) è arrivato in testa al primo turno delle elezioni regionali in Francia, dove registra circa il 30% delle preferenze secondo i dati ancora parziali del Ministero dell'interno.
Marine Le Pen al seggio
Il partito di estrema destra si è posizionato primo in almeno sei regioni su 13 e avrebbe staccato di netto il Partito socialista del presidente François Hollande in tre regioni chiave: nel Nord-Pas-de-Calais, dove la presidente
Marine Le Pen era candidata in prima persona, in Provenza-Alpi-Costa azzurra, dove la formazione è stata trainata dalla giovane nipote della leader
Marion Maréchal Le Pen e nell’ Alsace-Champagne-Ardennes-Lorraine (est), con lo stratega del partito
Florian Philippot.
Nelle prime due regioni, i socialisti hanno deciso di ritirare i loro candidati dal secondo turno, nella speranza di creare un "argine repubblicano", per frenare l'avanzata dell'FN.
Secondo i primi sondaggi all'uscita dai seggi, Marine Le Pen ha ottenuto tra il 40,3 e il 43% dei suffragi; l’opposizione di destra tra il 24 e il 25%, mentre i socialisti solo il 18-18,4%. Migliore addirittura il risultato della nipote, accreditata al 41,2-41,9% (la destra è ferma al 26-26%; i socialisti oscillano tra il 15,8 e il 18,1%).
Sono stati 44,6 milioni gli elettori chiamati alle urne, ma l’affluenza si è attestata intorno al 50%, in aumento rispetto al 2010.
Un secondo turno di votazione è previsto per il 13 dicembre. Le elezioni si sono tenute sotto lo stato di emergenza decretato all’indomani degli attentati di Parigi del 13 novembre. I giorni seguenti agli attacchi, Marine Le Pen aveva tenuto un profilo piuttosto basso, salvo poi cavalcare il tema della sicurezza e affermare che senza il Front National gli islamici radicali avrebbero preso il potere nel paese, imponendo la sharia.
AFP/ludoC