Proseguono in Francia e in Belgio gli scioperi e le manifestazioni per chiedere, sul versante francese, il ritiro della riforma del lavoro (giudicata dai sindacati troppo liberista e contraria ai diritti dei lavoratori) e, su quello belga, la rinuncia alle misure di austerità del Governo di centrodestra (che riguardano la riforma delle pensioni, del mercato del lavoro e dello stato sociale).
Tutti i treni in partenza e in arrivo alla Gare de Lyon, una delle principali stazioni ferroviarie di Parigi, sono bloccati dai manifestanti che hanno invaso le cabine di controllo, i binari e diffondono brani musicali attraverso gli altoparlanti usati di solito per annunciare le partenze dei convogli. In mattinata, invece, un gruppo di scioperanti, ha occupato la centrale elettrica di Saint-Malo-de-Guersac, che alimenta l'intero dipartimento della Loire-Atlantique. Come conseguenza dell'azione di protesta sono rimaste senza energia elettrica circa 125'000 abitazioni.
La prosecuzione dello sciopero del trasporto ferroviario in Belgio, invece, ha creato il caos totale lungo strade e autostrade attorno a Bruxelles, con enormi ingorghi per un totale di 300 chilometri.
ATS/M.Ang.