Treni, metro, aerei, porti, raffinerie, ora anche la raccolta dei rifiuti. In Francia, a dieci giorni dal fischio d'inizio del campionato europeo di calcio 2016, il calendario degli scioperi e delle manifestazioni per chiedere il ritiro della riforma del lavoro, giudicata dai sindacati troppo liberista e contraria ai diritti dei lavoratori, s'infittisce e cresce, in un clima sociale pesantissimo.
Dalle 19.00 di stasera (martedì) scatterà il blocco dei ferrovieri della SNCF, che coinvolgerà fra il 30 e il 40% del traffico nazionale. Al momento senza scadenza, prorogabile di giorno in giorno.
All'agitazione dei ferrovieri si aggiunge giovedì quello "illimitato" di metro e bus parigini (RATP). Per lo stesso giorno l'organizzazione sindacale CGT invita portuali e agricoltori a incrociare le braccia. Venerdì, alla vigilia del fine settimana, sarà poi la volta dell'aviazione civile, mentre gli aderenti al principale sindacato di piloti Air France, il SNPL, si sono espressi per uno "sciopero lungo", con una maggioranza del 68%.
Intanto un imponente sciopero generale del pubblico impiego sta bloccando anche il Belgio. Treni e bus bloccati in Vallonia e a Bruxelles, disagi negli aeroporti, nelle scuole e in tutti i servizi pubblici. Al centro dello scontro la politica di tagli promossa dal premier di centrodestra, Charles Michel.
ATS/M.Ang.