Non solo proteste contro la riforma delle pensioni. In Francia una manifestazione si sta svolgendo al bacino idrico di Sainte-Soline, nell’est del Paese, dove si sono pure registrati violentissimi scontri con la polizia. Stando al bilancio ufficiale del Ministero dell'interno, sette manifestanti sono rimasti feriti (di cui uno in modo grave) così come 24 agenti (uno grave).
La manifestazione, non autorizzata, ha visto la partecipazione di migliaia di persone (fino a 10'000 secondo gli organizzatori, ndr.), radunatesi per protestare contro il progetto definito di “sfruttamento dell’acqua”, portato avanti da una cooperativa di agricoltori, sostenuto dallo Stato e che prevede la costruzione di bacini di stoccaggio idrico.
La battaglia sui bacini, e in particolare su quello di Sainte-Soline, va avanti da una decina d'anni, con l'opposizione di associazioni locali che vedono in quest'opera lo sfruttamento dell'acqua a fini privati di irrigazione intensiva.
Alla manifestazione odierna hanno preso parte attivisti ecologisti e anche militanti del partito di sinistra radicale “La France Insoumise” (la Francia ribelle, ndr.), ma tra i ranghi dei manifestanti si contano anche diversi black-block.
Gli scontri sono esplosi quando il corteo è arrivato nei pressi del cantiere del bacino idrico ed è stato bloccato dal cordone della polizia. A quel punto contro gli agenti sono stati lanciati sassi, oggetti e sparati fuochi d'artificio. Gli agenti, in un'atmosfera di grande tensione, hanno risposto con gas lacrimogeni e uso di idranti.
Clima incandescente in Francia
Gli scontri a Sainte-Soline si sono prodotti in un clima di crescente tensione in Francia, dove si manifesta ormai da settimane contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Macron e passata senza il voto dei deputati, dopo che il Governo ha messo la fiducia sul testo di legge che prevede, fra le altre cose, il posticipo dell’età pensionabile da 62 a 64 anni.
Francia, la tensione rimane alta
Telegiornale 24.03.2023, 20:00
“Uso eccessivo della forza non giustificato”
Manifestazioni si sono svolte in varie città, compresa Parigi, dove si verificano regolarmente episodi di violenza. A essere messo sotto accusa è tuttavia anche il comportamento delle forze dell’ordine, tanto che Dunja Mijatovic, commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa, ieri sera ha affermato che “le autorità francesi hanno la responsabilità di proteggere i manifestanti pacifici e i giornalisti che coprono le manifestazioni dalla violenza della polizia e dagli individui violenti che agiscono all'interno o ai margini dei cortei".
Mijatovic ha pure evidenziato che “le condizioni di esercizio della libertà di espressione e di riunione in Francia, nel contesto della mobilitazione sociale contro la riforma delle pensioni, sono preoccupanti" e che gli episodi di violenza, alcuni dei quali rivolti alle forze dell'ordine, gli sporadici atti di violenza da parte di alcuni manifestanti o altri comportamenti scorretti da parte di altri durante una manifestazione, non possono giustificare l'uso eccessivo della forza da parte degli agenti.
La commissaria si è pure detta preoccupata per l'arresto e la detenzione di alcuni manifestanti e di persone nelle vicinanze delle manifestazioni per atti che non giustificano l'uso di tali misure. "La violenza deve cessare. Questa è una condizione necessaria per l'effettivo esercizio delle libertà di espressione e di riunione, nonché per la fiducia tra la popolazione e la polizia", ha affermato Mijatovic.