La mobilitazione contro la riforma delle pensioni rimane molto forte in Francia, una settimana dopo l'adozione del testo (che non è stato sottoposto al voto in Parlamento). Ma la nona giornata di proteste è stata segnata giovedì anche da un aumento della violenza in strada.
La giornata di mobilitazione nazionale, la nona da gennaio (ma la prima da quando il Governo ha utilizzato una disposizione costituzionale per approvare il testo senza il voto in Parlamento il 16 marzo), ha mobilitato 3,5 milioni di persone secondo il sindacato CGT e 1,08 milioni secondo la polizia.
Parigi ha visto un numero record di manifestanti e la mobilitazione è aumentata a livello nazionale rispetto all'ottava giornata di mobilitazione del 15 marzo, quando 480'000 persone sono scese in piazza in Francia, secondo il ministero degli Interni.
Poco prima della partenza della manifestazione di Parigi, il segretario generale del sindacato riformista CFDT Laurent Berger ha rilevato una "rinnovata mobilitazione" e ha invitato alla "non violenza", mentre la protesta si è radicalizzata negli ultimi giorni. Al suo fianco il suo omologo della CGT Philippe Martinez ha ritenuto che il presidente Emmanuel Macron abbia "gettato benzina sul fuoco" con la sua intervista del giorno prima, in cui è rimasto inflessibile, a volte tagliente, ribadendo "la necessità" della sua riforma. Martinez ha ricordato che i sindacati avevano scritto al capo di Stato qualche settimana fa per metterlo in guardia riguardo la "situazione esplosiva" nel Paese.
A Parigi, dove la CGT ha annunciato la presenza di 800'000 manifestanti, alla testa del corteo è scoppiata rapidamente la violenza: sassi, bottiglie e fuochi d'artificio lanciati contro la polizia, vetrine e pensiline degli autobus rotte e incendi di cassonetti della spazzatura.
Sono già 80 le persone fermate a margine delle manifestazione di giovedì. Lo hanno riferito fonti della polizia a Bfm Tv.
A Parigi, durante gli scontri con un gruppo di black bloc, un poliziotto è stato colpito alla testa da un pezzo di pavé staccato dal fondo stradale ed è stato trasportato in ospedale.
Incidenti anche a Le Havre, nel nord, dove sono state fermate 8 persone per danneggiamenti di arredo urbano e incendio di cassonetti e materiale pubblico. Otto fermi anche a Rouen, in Normandia, dove altre 11 persone sono state curate per ferite riportate durante gli scontri. Fra questi, una donna che lamenta l'amputazione del pollice. Feriti anche due funzionari di polizia colpiti da sassi alla testa.
A Nantes e Rennes (ovest della Francia) si sono verificati scontri tra manifestanti e polizia, con l'uso di gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. A Lorient è stata presa di mira la stazione di polizia.
Incendiato il portico del municipio di Bordeaux
Tensioni di vario grado sono state osservate anche in altre città come Tolosa, Lille (nord) e Bordeaux (sud-ovest), dove l'incendio al portico del municipio appiccato deliberatamente, è durato circa 15 minuti, danneggiando il massiccio portone di legno dell'edificio, prima di essere spento dai vigili del fuoco, ha dichiarato Pierre Hurmic, sindaco di Bordeaux EELV. "È la casa della gente di Bordeaux, non vedo il simbolismo che c'è dietro", ha detto Hurmic, che si è detto "molto scioccato" davanti ai giornalisti. Secondo il prefetto della Gironda Etienne Guyot, che era presente al suo fianco, "le indagini sono in corso" e "una persona è stata arrestata". L'ingresso del municipio, che è stato indebolito, sarà "consolidato in modo che possa funzionare al più presto", ha detto il sindaco, mentre il re d'Inghilterra, Carlo III, visiterà Bordeaux martedì nell'ambito della sua visita di Stato in Francia, la prima che ha fatto all'estero come sovrano.
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