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Fusione nucleare tra speranze e incognite

La tecnologia potrebbe essere una fonte di energia abbondante e sicura ma richiede un investimento enorme di risorse limitate

  • 1 novembre 2021, 13:50
  • 10 giugno 2023, 15:33

RG 12.30 del 01.11.21: il servizio di Manjula Bhatia

RSI Mondo 01.11.2021, 13:35

  • Keystone
Di: RG/sf

La fusione nucleare è la fonte di energia che alimenta il cuore delle stelle e da oltre mezzo secolo si sta provando a ricrearla sulla Terra.

Tony Donné, direttore di EUROfusion, consorzio che riunisce una trentina di enti di ricerca europei nel quale c'è anche la Svizzera, sottolinea i vantaggi di questa fonte di energia: usa acqua, da cui si estrae l’idrogeno, e litio, materiali presenti in abbondanza. Il processo può essere fermato quando si vuole, a differenza di un tradizionale reattore a fissione e le scorie prodotte sono meno radioattive e più facili da trattare.

La tecnologia, dopo decenni resta però in fase sperimentale, con diversi prototipi di reattori in costruzione. Secondo Donné si potrebbe cominciare a produrre energia elettrica nella seconda metà di questo secolo.

Il tempo per metterla in pratica è uno dei problemi della fusione, secondo Florian Kasser esperto di nucleare presso Greenpeace svizzera. La fusione arriverebbe infatti decenni troppo tardi per contribuire alla transizione energetica e affrontare il problema climatico. L’altro Punto sottolineato da Kasser è la quantità di risorse finanziare che assorbe. Fondi che, a suo avviso, si potrebbero destinare ad altre tecnologie, come l'ottimizzazione energetica di solare ed eolico, o altre energie rinnovabili già disponibili oggi.

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