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Gatwick torna operativo

Il traffico aereo allo scalo londinese era stato bloccato per un misterioso sorvolo di droni

  • 21 dicembre 2018, 10:14
  • 22 novembre, 23:26
Passeggeri in attesa di un volo

Passeggeri in attesa di un volo

  • reuters

I responsabili dell'aeroporto londinese di Gatwick hanno reso noto venerdì mattina che lo scalo sta tornando operativo dopo lo stop ai voli, imposto nelle ultime 24 ore, a causa di un misterioso sorvolo di droni. Nel frattempo decine di migliaia di passeggeri sono partiti in ritardo o hanno dovuto rinunciare alla partenza.

"La pista di Gatwick è attualmente disponibile per un numero limitato di aerei", hanno fatto sapere i responsabili dello scalo, invitando i passeggeri a verificare la disponibilità del proprio volo prima di recarsi all'aeroporto.

Gatwick, il secondo scalo londinese per grandezza e traffico dopo Heathrow, è stato chiuso mercoledì sera alle 21, dopo che due droni lo hanno sorvolato. Droni commerciali, "oggetti volanti" di dimensioni contenute, eppure in grado di tenere a terra centinaia di voli e migliaia di persone, far scattare un allarme, con tanto di dispositivo di sicurezza in massima allerta e perfino il dispiegamento dell'esercito, oltre ad una riunione "Cobra", convocata da Downing Street.

I droni intanto sono scomparsi e non ve n'è più traccia. Le autorità hanno dovuto spiegare perché non sono stati abbattuti subito (magari con proiettili di gomma). È stato escluso per motivi di sicurezza, per evitare il rischio di creare danni a persone e cose. Al momento inoltre, non vi sono elementi che fanno pensare al terrorismo, però il mistero resta. Da dove venivano quei droni e dove sono finiti.

La premier Theresa May in conferenza stampa ha espresso la sua solidarietà con le migliaia di persone rimaste a terra (10mila i passeggeri che hanno subito disagi nella serata di ieri, con un calcolo di 110 mila persone fra coloro che sarebbero dovuti decollare o atterrare a Gatwick nella giornata di oggi): un episodio del genere in questo periodo dell'anno non può che vedere i suoi effetti moltiplicati. È stata però durissima May con gli "autori" dell'episodio, ricordando con fermezza che le leggi sull'utilizzo dei droni sono in vigore, "perciò quanto accaduto è illegale e coloro che mettono in pericolo velivoli rischiano cinque anni di prigione" ma ha anche aggiunto che consultazioni sono in corso su alcuni aspetti di tale leggi, come la possibilità di ricorrere a poteri di polizia.

ATS/M. Ang.

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