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Gaza e risoluzione, il giorno dopo

Cresce la tensione sull’asse USA-Israele - Hamas plaude, ma resta sulle proprie posizioni, e così Netanyahu – Giornali israeliani divisi e attesa per il rapporto sui territori occupati

  • 26 marzo, 07:54
  • 26 marzo, 18:13

RG 7.00 del 26.03.2024 - La diretta di Michele Giorgio

RSI Mondo 26.03.2024, 07:53

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Di: RG-Giorgio/RSI Info

Gli Stati Uniti hanno espresso perplessità per l’annullamento della visita a Washington di una delegazione israeliana, in risposta alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per un cessate il fuoco, passata ieri (lunedì) grazie alla decisiva astensione americana. Il testo, promosso anche dalla Svizzera, chiede, oltre a un cessate il fuoco, anche il rilascio degli ostaggi israeliani sequestrati da Hamas il 7 ottobre scorso e segna un importante cambio di atteggiamento statunitense nei confronti dello storico alleato a Gerusalemme.

ONU, adottata risoluzione per un cessate il fuoco a Gaza

Telegiornale 25.03.2024, 20:00

E oggi tutti i giornali israeliani aprono proprio su questa crisi tra USA e Israele, una crisi politica soprattutto tra Netanyahu e l’amministrazione Biden. I toni sono però diversi: i giornali di destra sono maggiormente dalla parte del Primo ministro israeliano, mentre quelli progressisti legati all’opposizione tendono invece a sottolineare quanto la politica del premier Netanyahu abbia messo in una situazione difficile Israele nei confronti del suo principale alleato.

Tutti restano sulle proprie posizioni

Al momento, quello che si sa, è che Israele vuole mantenere le proprie posizioni, ma così anche gli Stati Uniti e il segretario alla Difesa USA Lloyd Austin lo ripeterà al ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, che è partito per gli Stati Uniti per una visita diversa rispetto a quella della delegazione bloccata da Netanyahu. I due si incontreranno tra qualche ora e Austin ribadirà che gli Stati Uniti sono contrari all’offensiva israeliana contro la città di Rafah. Solo poco prima lo aveva già sottolineato il segretario di Stato americano Anthony Blinken, parlando proprio con Gallant.

Allo stesso tempo il movimento islamico Hamas, se da un lato ha accolto con soddisfazione il voto alle Nazioni Unite, dall’altro lato ha anche confermato le sue richieste: una cessazione totale definitiva dei combattimenti a Gaza e il ritiro delle forze israeliane.

Nel frattempo c’è attesa per la pubblicazione del rapporto della relatrice per i diritti umani ONU nei territori occupati Francesca Albanese. Dalle anticipazioni emerse, anche nell’intervista concessa al Telegiornale RSI, la Albanese mette in rilievo che ciò che è avvenuto e avviene a Gaza è vicino al genocidio.                

Gaza, la situazione dei diritti umani preoccupa

Telegiornale 25.03.2024, 20:00

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