Il capo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), lo svizzero Philippe Lazzarini, ha reso noto su X che Israele ha informato l’ONU che non approverà più i convogli alimentari dell’UNRWA verso il nord di Gaza.
“Nonostante la tragedia che si sta consumando sotto i nostri occhi, le autorità israeliane hanno comunicato all’ONU che non approveranno più alcun convoglio alimentari UNRWA verso il nord. Questo è oltraggioso e rende intenzionale ostacolare l’assistenza salvavita durante una carestia provocata dall’uomo”, scrive Lazzarini, ricordando che quella da lui diretta è la maggiore organizzazione operante nell’area e quella con le maggiori possibilità di rispondere alle richieste degli sfollati in seguito all’offensiva militare dello Stato ebraico.
L’attitudine israeliana è del tutto contraria a quanto auspicato dal segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, che sabato si è recato al valico di Rafah, sul lato egiziano del punto di ingresso nella Striscia, e ha invitato Tel Aviv a levare gli ostacoli che mette agli aiuti umanitari per la popolazione stremata. “Da questo valico vediamo la lunga fila di camion con gli aiuti umanitari bloccati. Mentre dall’altra parte si allunga l’ombra della fame”, ha affermato.
“Nulla giustifica la punizione collettiva dei palestinesi nella Striscia di Gaza”, ha aggiunto tornando a sollecitare “un cessate il fuoco immediato” nel corso di una conferenza stampa al Cairo con il presidente egiziano Abdel Fattah al Sissi e il ministro degli esteri Sameh Shoukry, oltre al già citato Lazzarini. Guterres ha quindi invitato i Paesi membri a non far mancare i finanziamenti all’UNRWA, che “svolge un ruolo vitale”. Diversi Stati occidentali, Svizzera compresa, li ha tagliati o congelati per le accuse israeliane a singoli dipendenti dell’agenzia di essere coinvolti negli attacchi del 7 ottobre.
Accuse di tortura a Israele
E Lazzarini, in un’intervista rilasciata al Sonntagsblick, ha pure accusato Israele di torturare i dipendenti dell’agenzia delle Nazione Unite arrestati: “Abbiamo testimonianze di prima mano che accusano Israele di maltrattamenti e torture sistematiche”, afferma. Si dice informato di persone costrette a rilasciare false testimonianze. L’UNRWA ha chiesto in proposito chiarimenti allo Stato ebraico.
Si è quindi soffermato sulla già citata situazione finanziaria dell’organizzazione, “sull’orlo del collasso” per i mancati versamenti di alcuni Paesi. Lo scioglimento dell’UNRWA richiesto da Israele non è in ogni caso un’opzione.
RG 12.30 del 24.03.2024 Il servizio di Bettina Müller
RSI Info 24.03.2024, 17:55