Germania, lo sciopero prosegue

I giudici del tribunale del lavoro di Francoforte hanno respinto giovedì sera la richiesta di Deutsche Bahn di mettere fine all'agitazione dei macchinisti del sindacato GDL, la terza dal 10 agosto a questa parte, che minaccia di costituire fino a martedì prossimo un serio ostacolo ai trasporti su rotaia in Germania.

La compagnia, dettasi convinta che l'agitazione non rispetta il quadro imposto dalla legge, ha deciso di rivolgersi all'istanza successiva, che dovrebbe pronunciarsi nel corso della giornata di oggi, venerdì. Mercoledì, nel tentativo di evitare lo stop a centinaia di treni, aveva presentato una nuova offerta nel quadro delle trattative salariali: un aumento dei salari del 3,2% in due tappe dal prossimo anno e un "premio coronavirus" fra i 400 e i 600 euro, con un contratto collettivo accorciato da 40 a 36 mesi. Claus Weselsky, capofila del GDL, l'aveva rispedita al mittente definendola inaccettabile.

Deutsche Bahn sta garantendo al momento il 25% del traffico normale sulle lunghe distanze e il 40% a livello locale, ma con forti differenze fra regioni: l'est e alcune grandi città sono maggiormente toccati dalla sciopero, così come il trasporto delle merci. I clienti industriali - già in difficoltà per gli effetti della pandemia - sono quindi fortemente penalizzati.