Il vincitore delle elezioni amministrative in tre Länder tedeschi è chiaro: sugli sconfitti, invece, ogni partito offre un’interpretazione diversa. L'Alternative für Deutschland, il partito euroscettico nato nel 2013 e dato per moribondo solo nove mesi fa, è riuscito ovunque a imporsi come alternativa di destra alla CDU di Angela Merkel. Grazie alla leader Frauke Petry, e a candidati capaci di adeguarsi alle realtà regionali, l’AfD ha incarnato la protesta e i timori di chi guarda con preoccupazione all’arrivo di ben oltre un milione di rifugiati.
Il dibattito sui perdenti, invece, si è appena aperto. La CDU per il momento tenta di far quadrato intorno ad Angela Merkel, suggerendo che a essere usciti sconfitti sono quei candidati cristianodemocratici che piu’ avevano preso le distanze dalla politica d’accoglienza dalla Cancelliera.
Ad imporsi sono invece state personalità forti come il verde Winfried Kretschmann in Baden Württemberg e la socialdemocratica Malu Dreyer in Renania palatinato, che difendono il corso portato avanti dalla grande coalizione. Ma il disagio di una grossa fetta dell’elettorato è innegabile, l’AfD ha saputo portare alle urne molti nuovi votanti e ha stappato consensi anche a sinistra, con l’SPD che crolla in due Länder e perde voti tra chi vorrebbero più programmi sociali per i tedeschi.
Anche tra i conservatori c’è chi affila i coltelli, come il leader cristianosociale Horst Seehofer, che aveva sempre chiesto ad Angela Merkel di invertire la rotta. Ma la Cancelliera, con ogni probabilità, andrà avanti per la propria strada. Almeno fino alle elezioni federali del 2017.
Thomas Paggini
Dal TG12.30:
Germania, avanza la destra populista
Telegiornale 14.03.2016, 13:30
Angela, Angelina
Modem 14.03.2016, 08:20
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RG delle 12.30 del 14 marzo 2016; il servizio di Thomas Paggini
RSI Info 14.03.2016, 13:34
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