Carlos Ghosn, ex presidente e amministratore delegato del gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi, che si trovava ai domiciliari a Tokyo in attesa di andare a processo per frode industriale e fiscale, è arrivato a Beirut, in Libano. Non è chiaro se l’ex dirigente abbia viaggiato violando un ordine di arresti domiciliari in Giappone o se sia stato raggiunto un accordo per la sua liberazione. Lo riporta France 24 martedì.
Stando ai media libanesi, Ghosn sarebbe atterrato all'aeroporto di Beirut con un jet privato proveniente dalla Turchia. Un membro del suo entourage ha detto alla radio francese Europe 1 che l'ex presidente del gruppo automobilistico non sta cercando di eludere la giustizia, ma che le circostanze legali in Giappone non gli consentono di difendersi adeguatamente.
Carlos Ghosn, 65 anni, ha anche la nazionalità libanese e il Libano non estrada i suoi connazionali. Si è sempre dichiarato innocente, parlando di un colpo di Stato messo in atto dai vertici Nissan. Nell'aprile scorso ha lasciato il carcere di Tokyo dietro pagamento di una cauzione da quattro milioni di euro.
AFP/ff/EnCa