Continua e si amplifica in Francia la protesta dei gilet gialli, i manifestanti da giorni scesi nelle strade contro il caro-carburante e le troppe tasse in Francia: lunedì mattina, mentre proseguono i blocchi stradali su diverse autostrade, sono stati bloccati anche una decina di depositi di carburante. Diversi organizzatori, intervistati dai media, chiedono “un gesto” da parte del Governo, in particolare la possibilità di essere ricevuti all'Eliseo dal presidente Emmanuel Macron.
Macron che però stamane è in visita di Stato in Germania e ha perciò lasciato rispondere il premier Edouard Philippe, che ha confermato il muro contro muro. Domenica sera ha infatti ricordato che il suo Governo ascolta "la sofferenza dei francesi", ma ha soprattutto rimarcato che "la rotta non cambia anche se si alza il vento".
E’ così confermata la carbon tax che ha scatenato il putiferio e Philippe ha d’altronde ricordato che l’Esecutivo "accompagnerà" i francesi nelle scelte, anche difficili, che sono state fatte "per il bene della nazione". L'aumento del prezzo del carburante, soprattutto del gasolio che alimenta la stragrande maggioranza dei veicoli in Francia (auto, camion, furgoni, trattori), entrerà in vigore il 1° gennaio 2019.