L’Australia ha smesso di bruciare solo due mesi fa. I roghi, i peggiori mai visti, sono scoppiati nel giugno del 2019 e hanno devastato il paese per 240 giorni. Decine le vittime, migliaia le case distrutte e milioni gli ettari di territorio andati in fumo. Una catastrofe che ha colpito in pieno anche la fauna. Milioni di animali sono morti e a rischio ora c’è la sopravvivenza di 100 specie.
Ma la situazione sta migliorando. Governo e cittadini privati ad esempio hanno lanciato una grande campagna per piantare migliaia di alberi. Ma gli interventi più efficaci riguardano gli animali. Decine di koala e canguri infatti – due delle specie più colpite – stanno tornando a casa.
"Li abbiamo salvati dalle fiamme, curati e protetti, ma solo adesso ci sono abbastanza alberi e cibo per permetterci di liberarli", ha detto un veterinario che lavora in un ospedale per animali, "credo che il loro numero aumenterà".
Una strategia di reinserimento al centro del piano per il ripopolamento studiato dal Governo, che ha detto di voler fare tutto il possibile per evitare l’estinzione delle specie australiane.