Non se ne parla da tempo ma la tendopoli e le barricate in Piazza Maidan a Kiev, erette in gennaio, resistono ancora: circa 300 collaboratori della città, scortati dalla guardia nazionale, hanno cercato giovedì di far sloggiare gli attivisti favorevoli a un avvicinamento all'Unione Europea. Questi ultimi hanno risposto con il lancio di pietre e oggetti incendiari e dando fuoco a pneumatici. Sul centro della capitale si è formata una nuvola di fumo.
Gli scontri in Piazza Maidan
Dopo il rovesciamento di Viktor Ianukovich, l'obiettivo iniziale dei manifestanti, il nuovo presidente Petro Poroshenko ritiene superfluo il movimento di protesta. Di fronte a una situazione deteriotasi sotto il profilo dell'ordine pubblico e all'insofferenza manifestata da una parte crescente degli abitanti, il sindaco Vitali Klitschko aveva ottenuto una parziale pulizia dei luoghi. Le centinaia di dimostranti, tuttavia, continuano a chiedere elezioni parlamentari anticipate, l'avvio di riforme e la condanna di chi ha ordinò la repressione.
pon/ATS
RG 18.30 del 07.08.2014 La corrispondenza di Giuseppe Damato