C’è a Calais, un campo profughi divenuto famoso nel mondo. “New Jungle” è il suo nome. L’avevamo visitato, l’estate scorsa, con Ludovico Camposampiero. Ora, però, a una quarantina di chilometri, c’è un nuovo campo dove vivono curdi, siriani e afghani in attesa, come i subsahariani di “New Jungle”, di trovare “il camion giusto” per raggiungere l’Inghilterra. Il campo si chiama “Grande-Synthe”.
Davide Mattei l’ha visitato per la RSI: venerdì il suo primo reportage nell'edizione delle 20 del TG, sabato con il secondo, sempre nell'edizione principale del telegiornale (vedi i video allegati più in basso).
Il reportage
La prima cosa che attira l’attenzione arrivando – racconta - è il fango. È ovunque, imbratta tutto, scarpe, vestiti, giochi dei bambini e i pochi bagni chimici. “La situazione sanitaria è disastrosa - dicono da Medici senza frontiere - . La scorsa primavera c’erano forse 100 persone, adesso sono forse 2.500”. Impossibile saperlo, tenere un conteggio plausibile tra le tende affondate nel pantano.
L’esplosione demografica è dovuta a vari fattori. Il primo è che nella vicina Calais è diventato quasi impossibile passare la frontiera, mentre qui, alla periferia di Dunkerque, l’ambiente è ancora poco militarizzato. Il secondo è che l’80% della popolazione è curda, e quando si è sparsa la voce, le famiglie si sono riunite qui.
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RSI Info 06.02.2016, 12:21
Medici del mondo e Medici senza frontiere assicurano una sessantina di visite mediche al giorno. Il cibo è distribuito da varie Ong locali e straniere, mentre il comune, guidato dal verde Damien Carême, assicura la pulizia dei bagni chimici e alcune docce calde, così come il ritiro dei rifiuti. Un aiuto che, secondo alcune fonti locali, gli costerà la carriera politica. Per fare fronte a quella che considera un’emergenza sanitaria, Medici senza frontiere ha investito 2 milioni di euro per costruire un campo profughi con condizioni decenti a qualche chilometro di distanza. Il terreno è spianato e le 500 tende, quasi tutte montate. Al momento però, nessuna autorità si è fatta avanti per gestirlo. Così anche il nuovo Grande-Synthe continua a essere un campo fantasma.
Red MM/Davide Mattei
Le vie dei migranti: il dossier di RSI-News
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06.02.2016: La giungla di Calais
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Campo-profughi dimenticato
Telegiornale 05.02.2016, 21:00