I russi bombardano le città anche a Natale

L’esercito russo ha effettuato un “attacco massiccio” al settore energetico ucraino persino oggi, mercoledì, giorno di Natale, ha annunciato il ministro dell’Energia ucraino German Galushchenko. A causa dei danni provocati dalle truppe d’invasione del Cremlino, sono state imposte restrizioni ai consumi elettrici in vari Oblast del Paese. Una persona è rimasta uccisa dagli ordigni nell’Oblast di Dnipropetrovsk.

La città di Kharkiv, in particolare, è stata presa di mira da “un massiccio attacco missilistico”, ha dichiarato il suo sindaco, Igor Terekhov, sui social network. “I missili balistici si stanno ancora dirigendo verso la città. State al sicuro”, ha affermato nella notte. “Le forze armate di Mosca hanno effettuato almeno sette attacchi”, ha invece affermato il governatore regionale di Kharkiv, Oleg Synehubov, sempre sui social. Due persone sono rimaste ferite, hanno riferito i funzionari locali.

Questi attacchi si sono verificati appunto nella notte del giorno di Natale, che per il secondo anno consecutivo è celebrato in Ucraina il 25 dicembre come nel mondo occidentale e non a gennaio come nel calendario giuliano seguito dal rito ortodosso di Mosca.

Le forze aeree ucraine hanno anche riferito del lancio di missili da crociera russi Kalibr dal Mar Nero nel corso della mattinata, anche se non è noto se siano stati abbattuti o deviati dai sistemi “EW” (acronimo di “electronic warfare”), i dispositivi per la guerra elettronica che permettono di deviare e - talvolta - rispedire al mittente gli ordigni lanciati sull’Ucraina.

La Russia ha lanciato mercoledì mattina più di 70 missili e più di cento droni esplosivi contro l’Ucraina, prendendo di mira il suo sistema energetico, ha dichiarato Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha denunciato un attacco “disumano” nel giorno di Natale da parte del leader russo. “Oggi Putin ha scelto consapevolmente il Natale per il suo attacco. Cosa c’è di più disumano?”, ha rilevato Zelensky sui social media.

Questo è il terzo Natale in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, che ha causato la morte di decine di migliaia di militari e civili, e ovunque le celebrazioni si mescolano al dolore, soprattutto perché quasi il 20% del territorio del Paese è ancora occupato dai soldati del Cremlino.

Parenti, amici e conoscenti si affollano nei cimiteri per trascorrere il 25 dicembre con i soldati e gli ufficiali uccisi dai russi. Ci sono madri come Lyuba, per le quali questo è il primo Natale senza suo figlio. Il suo Taras ha perso la vita in azione contro le truppe russe nell’Ucraina orientale a maggio, all’età di 32 anni.

La donna, indossando un piumino scuro e una cuffietta nera che rappresentano il lutto in Ucraina, ha portato un piccolo alberello verde sulla tomba del figlio, cosparsa con la neve fresca del Campo di Marte, il cimitero militare di Leopoli. Il camposanto è cresciuto costantemente dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, quasi tre anni fa.

Lyuba ha sistemato con cura un filo di luci sui rami di abete posti sulla lapide. “Ora non sappiamo come fare. Non riesco nemmeno a immaginare come potremmo mangiare oggi, poiché tutta la nostra famiglia si riuniva sempre per la cena di Natale. Probabilmente si starà qui tutta la giornata e ceneremo qui”, ha spiegato la donna.

Sopra le tombe dei militari caduti c’è una marea di bandiere nazionali, blu e gialle, e di insegne dei reggimenti. Accanto a loro compaiono sempre più alberi di Natale, grandi e piccoli, addobbati con ghirlande e decorazioni di vetro.