La Grande barriera corallina d'Australia (Great barrier reef) - il più grande sistema corallino al mondo che si estende per 2'300 chilometri al largo della costa nordest del continente - dovrebbe essere aggiunta alla lista UNESCO dei siti del patrimonio mondiale che sono "in pericolo". Lo sostiene una bozza di raccomandazione dell'Agenzia dell'ONU per il patrimonio mondiale, in vista della sua riunione di luglio in Cina, che esorta l'Australia a "intraprendere azioni accelerate a tutti i livelli possibili" contro il cambiamento climatico. La bozza di raccomandazione sottolinea che, nonostante gli sforzi, non sono stati raggiunti obiettivi chiave sul miglioramento della qualità dell'acqua.
Immediata la reazione del Governo di Canberra, con le ministre dell'Ambiente Sussan Ley e degli Esteri Marise Payne che riferiscono di aver chiamato il direttore dell'UNESCO Audrey Azoulay. "Abbiamo messo in chiaro che contesteremo questo approccio sbagliato, che è stato avviato senza adeguata consultazione", ha riferito Ley. La ministra ha concordato che il cambiamento climatico è la maggiore minaccia per la Barriera, ma ha sostenuto che il comitato per il patrimonio mondiale "non è il luogo per fare considerazioni su questo tema".
"Il significativo tasso di mortalità dei coralli ha spinto l'UNESCO a esortare il Governo australiano a fare di più per il clima", ha dichiarato il responsabile per gli oceani del WWF Australia, Richard Leck.
Secondo lo studio del 2020 dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), una delle più autorevoli organizzazioni per la protezione dell’ambiente con sede a Gland, nel canton Vaud, la metà del più grande organismo vivente sulla faccia della Terra è praticamente morta: 1'600 dei 2'300 chilometri dei coralli che compongono la Great Barrier Reef sono ormai sbiancati.
Gli obiettivi dell'Australia per le emissioni di gas serra non sono cambiati dal 2015 e il primo ministro conservatore Scott Morrison, anche in sede di G7, ha finora resistito alle pressioni internazionali perché si ponga l'obiettivo di zero emissioni entro il 2050.