La Corte suprema greca si è rifiutata di estradare in Turchia gli otto militari sospettati da Ankara di aver preso parte al colpo di Stato avvenuto nella notte fra il 14 e il 15 luglio dello scorso anno.
Prima della sentenza
I giudici hanno motivato la loro decisione sostenendo che non ci sono i presupposti in patria affinché il loro caso venga processato in modo giusto ed equo e che anzi,
rischiano la tortura. I soldati sono stati liberati dopo aver scontato una detenzione preventiva di sei mesi.
Erano atterrati con un elicottero il 16 luglio in un aeroporto del nord della Grecia. Hanno sempre sostenuto di non aver partecipato al fallito golpe e hanno chiesto asilo, in un primo tempo rifiutato. Hanno ora fatto riscorso. Ankara nel frattempo, non accettando la sentenza, ha emesso un mandato di arresto.
AFP/AlesS
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