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Ground Zero, 16 anni dopo

Commemorazioni in ricordo delle vittime dell'11 settembre. Trump parla dal Pentagono: "Non ci faremo intimidire"

  • 11 settembre 2017, 19:09
  • 23 novembre, 04:20
"We love you and we miss you"

"We love you and we miss you"

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La consueta cerimonia in ricordo delle vittime dell’11 settembre si è svolta oggi, lunedì, a Ground Zero. Dopo l’inno nazionale statunitense si è proceduto all'elencazione delle quasi 3'000 persone morte nel crollo delle Torri Gemelle di New York. Sul podio si sono alternati i famigliari che non hanno saputo trattenere le lacrime: “We love you and we miss you” (ti vogliamo bene e ci manchi tanto) sono state le parole di molti.

La lettura dei nomi è stata interrotta come sempre dal suono di una campanella e da sei momenti di silenzio per ricordare i due schianti contro le torri, il loro crollo, l'attacco al Pentagono e il volo 93 della United Airlines precipitato in Pennsylvania. Presenti quest'anno anche le vittime dell’attentato al World Trade Center del 1993, quando un camion fu fatto esplodere sotto la torre nord.

Il discorso di Trump davanti al Pentagono

Il discorso di Trump davanti al Pentagono

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Una commemorazione parallela è avvenuta al
Pentagono, presieduta dal presidente
Trump, il quale ha dichiarato: “Se l’America è unita, nessuno potrà distruggerla”, e ha ricordato i 7'000 soldati statunitensi morti per combattere il terrorismo.

ATS/Bleff

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