C'è anche il cittadino svizzero Anselm Oskar Schmucki, per il suo ruolo nei servizi finanziari come capo della sede moscovita della DuLac Capital, fra le 25 personalità e società che il Regno Unito ha preso di mira con una nuova serie di sanzioni in risposta all'invasione russa dell'Ucraina. Londra mira in particolare ad ostacolare gli approvvigionamenti militari del Cremlino all'estero.
Non a caso dell'elenco fanno parte tre aziende russe che importano materiale elettronico, mentre gli altri 22 nomi sono tutti stranieri: oltre al citato cittadino elvetico, ce ne sono in Iran (per i droni), a Dubai, in Turchia, in Bielorussia. Uno slovacco è sanzionato "per la sua implicazione in un tentativo di accordo per la fornitura di armi fra Corea del Nord e Russia", precisa il Foreign Office nel suo comunicato.
Queste misure "ridurranno ancora l'arsenale russo", ha dichiarato il ministro degli esteri James Cleverly, citato nel comunicato. Dall'inizio del conflitto sono 1'600 le persone fisiche e giuridiche finite nel mirino delle sanzioni britanniche.
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Telegiornale 08.08.2023, 12:30