Un gruppo di hacker è riuscito a forzare, lunedì sera, l'accesso a una banca dati che raccoglie informazioni di 50 milioni di cittadini turchi.
L'autenticità dell'archivio non è al momento confermata dalle autorità di Ankara, ma dovrebbe trattarsi di elenchi di nomi di genitori, date di nascita e indirizzi, che si potrebbero sfruttare per furti di identità e altre violazioni.
La serie di tabelle — che nel frattempo sarebbe stata pubblicata su un server all'estero — è stata concepita per la fornitura, da parte dello Stato, di svariati servizi pubblici, oltre che per la gestione dell'imposizione fiscale e per la preparazione delle liste elettorali.
ATS/px