Oggi, domenica, ad Haiti si ricorda il catastrofico terremoto che il 12 gennaio 2010 devastò il paese e causò 220’000 vittime, 300’000 feriti e lasciò oltre due milioni di haitiani senza casa.
Nonostante quattro anni dopo la situazione stia migliorando, molto rimane ancora da fare. Save the Children, la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini, ha annunciato che il 30% dei 10 milioni di haitiani risente ancora dell'impatto e delle conseguenze del sisma.
Più di 145’000 persone vivono tuttora nei campi di sfollati, tra cui 60’000 sono bimbi, e oltre 100’000 minori soffrono di malnutrizione. I bambini, spiega l’organizzazione, stanno crescendo giorno dopo giorno con grande difficoltà, talvolta impossibilità, ad accedere a beni e servizi di base come acqua, igiene, cure mediche o la possibilità di andare a scuola.
Infine, ricorda la Croce Rossa italiana, il colera resta una grave minaccia per la popolazione haitiana. Infatti, il 50% dei casi globali si manifesta nel paese dove vive solo lo 0,0002% della popolazione mondiale.
Intanto in questa parte dell’isola Hispaniola continua la ricostruzione di case ed edifici che vengono fabbricati con materiali meno scadenti.
ATS/CC
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L'intervista con la ticinese Beatrice Colosio, che vive nell'isola caraibica
RSI Info 12.01.2014, 19:36