Le sirene d’allarme sono state attivate nel centro di Tel Aviv e a Gush Dan, poco dopo le 5.30 ora svizzera, per il lancio di un missile terra-terra dal Libano, ha detto l’esercito israeliano (IDF). Il missile è stato intercettato ed è la prima volta che Hezbollah prende di mira Tel Aviv da quando ha cominciato a lanciare razzi su Israele dopo il 7 ottobre.
Il Comando israeliano ha dichiarato che non ci saranno cambiamenti nelle istruzioni di sicurezza per i residenti della zona centrale del Paese, le scuole apriranno normalmente dopo che l’IDF ha intercettato il missile.
Il sistema di difesa aerea israeliano ha intercettato il primo missile lanciato da Hezbollah verso il centro di Israele, ha riferito il portavoce dell’esercito israeliano, in seguito all’allarme scattato a Tel Aviv, Netanya e nelle aree circostanti. Non sono stati segnalati danni o vittime.
Dal canto suo, Hezbollah, ha affermato di aver sparato un missile contro la sede del Mossad, il servizio segreto israeliano, vicino a Tel Aviv. “La Resistenza islamica ha lanciato un missile balistico Qader 1 nelle prime ore di mercoledì (...), mirando alla sede del Mossad nei sobborghi di Tel Aviv”, ha dichiarato Hezbollah in un comunicato.
Sempre mercoledì, due droni hanno attaccato la città portuale di Eilat. Uno di questi è stato intercettato da una nave lanciamissili, mentre il secondo è esploso nel porto, causando un incendio e ferendo almeno due persone. Il gruppo militante filo-iraniano “Resistenza islamica in Iraq” ha rivendicato l’attacco, avvenuto in parallelo ai bombardamenti in Libano. L’IDF non ha commentato la provenienza dei droni.
Altri 72 morti in Libano
I nuovi attacchi israeliani che sono tornati a colpire il Libano mercoledì hanno causato 72 morti e 392 feriti, secondo un nuovo bilancio diffuso dal Ministero della sanità. Queste vittime vanno ad aggiungersi a quelle della strage di lunedì (558 morti) e di martedì, per un totale che non si registrava dal 2006 negli scontri a cavallo della frontiera fra i due Paesi mediorientali. I bombardamenti continuano inoltre a provocare la fuga degli abitanti delle regioni colpite: l’Organizzazione internazionale per le migrazioni ha contato mercoledì 90’000 nuovi sfollati. Il totale, secondo le autorità di Beirut, si aggira attorno al mezzo milione.
Parlando con dei soldati, il capo di Stato maggiore israeliano, il generale Herzi Halevia, ha dichiarato che gli attacchi servono anche a “preparare un possibile ingresso via terra” nel Paese dei cedri. Un’opzione che invece martedì l’ambasciatore israealiano all’ONU era sembrato escludere.
Israele bombarda massicciamente il Libano
Telegiornale 24.09.2024, 20:00