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I cereali ucraini sono in Turchia

Pronta all'ispezione in rada a Istanbul la nave carica di mais partita lunedì da Odessa. I russi bombardano Leopoli, metropoli occidentale del Paese

  • 3 agosto 2022, 09:37
  • 20 novembre, 15:22
01:20

RG 07.00 del 03.08.2022 La corrispondenza di Filippo Cicciù

RSI Info 03.08.2022, 11:00

  • Keystone
Di: AFP/AP/EnCa 

Funzionari ucraini e russi ispezioneranno mercoledì il primo carico di grano esportato dall'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa giunto in rada a Istanbul. Ciò è legato all’applicazione dell'accordo firmato tra Kiev e Mosca per arginare la crisi alimentare. Il Razoni, un mercantile battente bandiera della Sierra Leone, è arrivato martedì sera in vista delle coste settentrionali di Istanbul, sul Mar Nero, dopo aver lasciato lunedì il porto ucraino di Odessa con 26’000 tonnellate di mais dirette da Tripoli, in Libano.

La nave sarà ispezionata mercoledì da una squadra congiunta di funzionari ucraini e russi all'ingresso del Bosforo, in conformità con il desiderio della Russia di accertare la natura del carico, ha affermato il Ministero della Difesa turco. Secondo il capo della diplomazia ucraina Dmytro Kuleba, altre 16 navi cariche di grano stanno "aspettando il loro turno" per lasciare Odessa, il porto principale del Paese, situato sul Mar Nero, che prima della guerra concentrava il 60% dell'attività portuale dell'Ucraina.

"Il nostro obiettivo ora è la regolarità. (...) La continuità, la regolarità è un principio necessario per i consumatori della nostra produzione agricola", ha dichiarato martedì sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso quotidiano, rimproverando lo "Stato terrorista russo" che ha "provocato la crisi alimentare al fine di utilizzare cereali, mais e petrolio come armi".

Missili lanciati dai russi colpiscono Leopoli

A livello militare, le forze armate ucraine hanno affermato martedì che le forze russe avevano lanciato otto missili da crociera dal Mar Caspio nel territorio dell'Ucraina, uno dei quali "ha colpito un complesso di difesa antiaerea nella regione di Leopoli", nell’ovest. Gli altri sette missili sono stati intercettati, secondo questa fonte. Nella regione di Kherson, la prima grande città a cadere nelle mani dell'esercito russo il 3 marzo, "la situazione resta tesa", hanno osservato i militari ucraini.

Ma l'Ucraina, che attualmente sta conducendo una controffensiva nel sud, ha annunciato martedì di aver preso il controllo di 53 località e nel contempo l'Istituto per lo studio della guerra (ISW) ha twittato mercoledì che le informazioni provenienti dall'area di Kherson, secondo le quali l'aviazione di Kiev ha colpito vari obiettivi russi nelle località di Oleksandrivka e Maksymivka indicano che le forze ucraine continuano a operare nell'area a nord-ovest e a nord della metropoli marittima occupata.

Le truppe del Cremlino nella notte del 3 agosto hanno bombardato pesantemente con l'artiglieria e i missili Kharkiv, la seconda città del Paese che avevano occupato nelle prime fasi del conflitto per poi perderla alcuni mesi fa, come pure l'Oblast di Dnipropetrovsk e, ancora una volta, Mykolaiv.

L'artiglieria è del resto decisiva nel conflitto in Ucraina. Particolarmente avidi di proiettili di ogni tipo, gli eserciti ucraino e russo si stanno impegnando in una guerra di logoramento a livello di munizioni.

"Sì, è vero, non possiamo battere completamente l'esercito russo in termini di artiglieria e di effettivi. E lo sentiamo nei combattimenti, specialmente nel Donbass come a Pisky, Avdiivka e in altre località. È un inferno là fuori. non ci sono parole per descrivere cosa sta succedendo", ha affermato il presidente Zelensky.

Corte suprema di Mosca: "Soldati di Azov sono terroristi"

Da parte sua, la Corte suprema russa martedì ha classificato il reggimento ucraino Azov, famoso per aver difeso Mariupol nel sud-est dell'Ucraina, come "organizzazione terroristica", il che potrebbe portare a pesantissime azioni penali per i combattenti catturati.

"Qualsiasi decisione dei tribunali russi in merito alla guerra in Ucraina (...) non è legittima dal punto di vista del diritto internazionale" e "la Russia si assumerà la responsabilità legale diretta per i maltrattamenti inflitti ai prigionieri di guerra", ha reagito su Twitter il consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podoliak.

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Per Mosca, il battaglione Azov è un gruppo terroristico

Telegiornale 02.08.2022, 22:00

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