Il bilancio del sisma che il 6 febbraio ha colpito il sud-est della Turchia e il nord della Siria ha superato giovedì i 41'000 morti, sufficienti a farlo entrare nella triste classifica dei dieci terremoti più gravi (non i più forti) degli ultimi 100 anni.
Il monumento che ricorda le vittime del sisma di Tangshan
Le conseguenze più catastrofiche le ebbe quello di magnitudo 7.8 che nel 1976 colpì la città industriale cinese di Tangshan, 200 km a est di Pechino. Il bilancio ufficiale fu di 242'000 morti, ma esperti occidentali avanzarono cifre fino a 700'000, che ne farebbero il secondo peggior terremoto dell'intera storia dell'umanità, dopo quello nello Shaanxi del 1556 che uccise - si stima - circa 830'000 persone.
Aceh, Indonesia: una moschea solitaria sopravvissuta allo tsunami del 2004
La catastrofe di Tangshan supera quindi persino la scossa di magnitudo 9.1 che si produsse il 26 dicembre del 2004 al largo di Sumatra e generò uno tsunami devastante per le coste del sud-est asiatico. I morti furono 230'000, di cui 170'000 nella sola Indonesia. Le onde partite a 700 km/h raggiunsero i 30 metri di altezza.
Port-au-Prince in macerie dopo il sisma del 2010
È del 2010 invece il terremoto di magnitudo 7 che il 12 gennaio colpì Haiti e ridusse a un mucchio di rovine la capitale Port-au-Prince. Ai 200'000 morti che causò se ne aggiunsero 10'000 fino al 2019 per l'epidemia di colera scoppiata subito dopo. A portarla furono i caschi blu nepalesi intervenuti in aiuto.
Di nuovo in Asia avvenne il terribile terremoto del Kanto, il peggiore che un Paese come il Giappone - pure abituato alle scosse - ancora ricordi. Era il 1° settembre del 1923 quando la terra tremò, la magnitudo raggiunse i 7.9 gradi sulla scala Richter. I morti furono 142'000 e i feriti 100'000, anche a causa degli incendi che proseguirono per giorni a Tokyo e Yokohama.
Il 5 ottobre del 1948 in Turkmenistan - allora parte dell'Unione Sovietica - perirono invece almeno in 110'000 ad Ashkabad e l'8 ottobre del 2005 in 73'000 nel Kashmir, soprattutto in territorio pachistano. I terremoti raggiunsero rispettivamente i 7.3 e i 7.6 gradi Richter.
Yingxiu nel Sichuan, dopo la scossa di magnitudo 7.9 del 12 maggio 2008
Nella triste graduatoria la Cina figura altre due volte, al sesto posto con il terremoto del Sichuan nel 2008 (87'000 morti fra cui molti scolari sepolti dal crollo del loro scuole, 4,45 milioni di feriti) e all'ottavo con quello del 1932 nel Gansu (70'000 vittime).
Il più grave sisma ad aver colpito il Sudamerica nell'ultimo secolo è infine quello del 1970 in Perù. Una scossa di magnitudo 7.9 nei pressi della costa settentrionale del Paese fece 67'000 morti. Particolarmente toccate la località montagnosa di Huaraz e la città di Yungay, cancellata dalle carte da una colata di fango. A titolo di paragone nello stesso Paese fu più forte - magnitudo 8, ma a 39 chilometri di profondità - il sisma del 2007 che fece però "solo" 500 morti circa.
Valdivia nel 1960 dopo la più forte scossa mai misurata
L'America Latina ha registrato anche quello che è ritenuto il terremoto più violento della storia, di magnitudo 9.5 a Valdivia, circa 500 km a sud di Santiago del Cile. Accadde nel 1960. Le vittime furono fra 3'000 e 6'000 e non solo nello Stato latinoamericano: l'onda di tsunami si diffuse in tutto il Pacifico, raggiungendo l'Australia e la Nuova Zelanda e causando vittime perfino in Giappone e alle Hawaii.
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Telegiornale 16.02.2023, 20:00