Reportage

I pescherecci industriali saccheggiano le coste del Senegal

Nel paese africano circa due milioni di persone vivono grazie alla pesca, ma le loro piroghe tradizionali non possono competere con le navi europee, cinesi e russe

  • 21 giugno, 06:17
  • 21 giugno, 07:41

Senegal, lo sfruttamento intensivo influenza le comunità locali

Telegiornale 20.06.2024, 12:30

Di: TG/Andrea Ferro

In Senegal, circa due milioni di persone dipendono dalla pesca come mezzo di sostentamento. Da anni i pescatori locali assistono impotenti al saccheggio dei loro mari da parte di un numero incontrollato di pescherecci stranieri per la pesca industriale, provenienti per lo più da Europa, Cina e Russia.

Queste imbarcazioni non effettuano alcuna sosta in Senegal sulla via del ritorno, rendendo quindi difficile per le autorità anche verificare la quantità e la qualità delle catture.

La pesca in Senegal non è solo un pilastro della sua economia, ma anche un elemento culturale su cui si fonda la sua variegata società. Le tecniche di pesca comunemente utilizzate dai pescatori locali sono in gran parte di tipo artigianale e non possono competere con le tecniche moderne utilizzate dai Paesi occidentali.

Un peschereccio industriale può catturare infatti fino a 20’000 tonnellate di pesce all’anno, pari a circa 1’700 piroghe per la pesca tradizionale.

Greenpeace e la FAO da tempo mettono in guardia sui rischi a lungo termine a causa di questo sfruttamento indiscriminato delle risorse marine, come la minaccia per la sicurezza alimentare per circa 40 milioni di persone. A causa del sovrasfruttamento dei mari, sempre più pescatori lasciano il Senegal per cercare migliori condizioni di vita in Europa. Purtroppo, molti di loro non arrivano mai a destinazione.

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Piroghe tradizionali senegalesi

  • Andrea Ferro

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