Gli attentatori delle stragi di Parigi hanno utilizzato delle app come WhatsApp e Telegram per comunicare e organizzare gli attacchi. Lo hanno rivelato gli investigatori alla rete statunitense CNN.
Questi programmi di messaggistica, per proteggere la privacy degli utenti, utilizzano efficaci sistema di crittografia, hanno spiegato gli inquirenti, e sarà molto difficile scoprire cosa si sono scritti i terroristi. Questi ultimi, inoltre, per evitare la sorveglianza cambiavano spesso la scheda SIM dei loro telefoni.
La notizia ha rilanciato il dibattito attorno all’uso dei messaggi criptati, specialmente negli Stati Uniti, dove il direttore dell’FBI James Comey li ha definiti come il "fulcro dell’attività terroristica". Diverse aziende informatiche hanno rinforzato il loro sistema di crittografia dopo le rivelazioni di Edward Snowden sull'estensione della sorveglianza dei servizi segrati americani sulle comunicazioni private della popolazione.
ats/ZZ
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