È stato individuato ed identificato il minorenne che avrebbe spruzzato uno spray urticante all'interno della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona), durante il dj set del trapper Sfera Ebbasta, provocando l'ondata di panico che ha portato alla morte di sei persone. Lo scrive l’agenzia di stampa italiana ANSA, secondo cui il ragazzino - che ha solo 15 anni, è residente nella provincia ed è stato fermato per possesso di droga- è stato identificato sulla base delle testimonianze e non sarebbe stato ancora sentito dalla procura dei minorenni.
L’inchiesta intanto prosegue su due fronti. Si fa infatti strada l'ipotesi di omicidio colposo plurimo per i gestori che avrebbero violato le norme sicurezza a partire dai 1’400 biglietti venduti a fronte di 469 posti disponibili. Chi ha scatenato il panico usando lo spray (una bomboletta è stata ritrovata sabato nel locale) rischia invece l’incriminazione per omicidio preterintenzionale.
Ancona, morti al concerto: le testimonianze
RSI Info 08.12.2018, 12:33
Forse un diversivo per rubare i cellulari
Perché spargere la sostanza in un luogo tanto affollato? Tutte le piste restano aperte: si parla soprattutto della messa in atto di un diversivo per permettere ad una o più persone di rubare gli smartphone dei presenti, come pure di un assurdo gioco finito in tragedia.
Secondo quanto si legge sull’edizione online del Corriere della sera, altre volte durante i concerti di Sfera Ebbasta, popolarissimo in Italia, qualcuno spruzzò dello spray urticante: almeno 15 volte, ricostruisce il giornale.
I motivi non sono mai stati compresi appieno, c’è chi dice che sia appunto uno stratagemma per gettare scompiglio e rubare cellulari, borsette e giacconi e chi sostiene che lo spray al pepe venga usato dai ragazzini per proteggersi da eventuali risse.
L’uso di sostanze irritanti, si legge ancora sul Corriere, non sarebbe avvenuto solo agli show di Sfera: altri concerti della scena rap e trap (sottogenere del rap) italiana sarebbero stati funestati da episodi simili.