Prima a destra e nella maggioranza, durante le elezioni e la formazione del nuovo Governo, poi più recentemente tra i ranghi della coalizione di sinistra, il mondo politico francese è stato protagonista in quest’ultimo anno di una serie di scandali in materia di violenze di genere, sessuali e coniugali tra i rappresentanti politici. A sinistra, i recenti casi che hanno riguardato i deputati Quatennens e Bayou hanno provocato non poche tensioni interne. Nuovi collettivi sono nati per rimettere in discussione i meccanismi interni ai partiti, chiedere maggiori controlli e la fine dell’impunità per chi si macchia di queste violenze.
"L’Osservatorio delle violenze sessiste e sessuali in politica" è stato invece molto attivo durante il periodo elettorale, sollecitando i partiti a ritirare le candidature di politici accusati o condannati per violenze, e ottenendo l’esclusione dal Governo del ministro Abad, accusato da diverse donne di stupro. Se oggi tutti gli obiettivi non sono raggiunti, la parola si è liberata e i partiti devono ormai farci i conti.