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Il Nobel per la pace non fa sempre l’unanimità

Assegnato quest’anno all’attivista iraniana Narges Mohammadi, in passato alcune scelte del comitato norvegese sono state criticate

  • 6 ottobre 2023, 18:06
  • 6 ottobre 2023, 18:06
Obama riceve Premio Nobel per la pace

L'allora presidente del Comitato Thorbjorn Jagland (a sinistra) durante la consegna del premio nel 2009 a Barack Obama

  • Keystone
Di: fc 

Il più politico e anche il più controverso. Il Premio Nobel per la pace negli anni ha sempre sortito una grande eco mediatica e non sono mancate le critiche riguardo alla scelta dei premiati. Attivisti, ambientalisti, organizzazioni, ma anche presidenti e capi di Stato. Quest’anno a ricevere il riconoscimento è stata l’attivista iraniana Narges Mohammadi, che si trova attualmente in carcere nel Paese per alcune condanne legate alla sua attività. Mohammadi è vicepresidente del Centro dei difensori dei diritti umani, un’organizzazione non governativa per i diritti umani, la cui presidente, Shirin Ebadi, ha ricevuto lo stesso premio nel 2003. 

Negli anni non sono mancate le polemiche

Una scelta in linea con i principi umanitari e di difesa dei diritti che il Nobel per la pace rappresenta. Principi che non sempre sembra siano stati rispettati, soprattutto con alcune scelte che hanno creato non poca polemica. Un esempio è il conferimento, nel 2009, del premio all’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Decisione criticata perché avvenuta dopo nemmeno nove mesi di presidenza e per il capo di uno Stato attivo militarmente all’estero. Un altro esempio è quello ad Aung San Suu Kyi, a capo del movimento di opposizione in Myanmar, alla quale era stato conferito il Nobel nel 1991. La politica è stata poi criticata per non essere riuscita a contrastare la pulizia etnica contro la minoranza dei Rohingya. Un caso più recente riguarda invece il primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed Ali. Dopo aver ricevuto il premio nel 2019, l’anno seguente è stato coinvolto nella guerra del Tigrè e accusato di crimini di guerra. 

foto Aung San Suu Kyi protesta

Dimostranti pro-democrazia con la foto della leader Aung San Suu Kyi

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L’edizione 2022 sullo sfondo della guerra in Ucraina

Parlando sempre di guerra, nel 2022, anno dello scoppio di quella in Ucraina, a ricevere il riconoscimento sono stati l’attivista bielorusso Ales Bialiatski e le organizzazioni umanitarie Russia’s memorial e Ukraine’s center for civil liberties. “I premiati rappresentano la società civile nei loro rispettivi paesi, per molti anni hanno promosso il diritto di criticare il potere e proteggere i diritti fondamentali dei cittadini”. Erano state queste le parole pronunciate da Berit Reiss-Anderson, presidente del comitato che assegna il Nobel per la pace. 

02:11

Consegnato il Nobel per la pace

Telegiornale 07.10.2022, 14:30

Premio consegnato anche alle organizzazioni

A poter ricevere il premio non sono unicamente persone fisiche, ma anche le organizzazioni. L’ultimo esempio è quello del 2020, quando a ottenere il Nobel è stato il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite. Da quando è stato fondato nel 1901, il premio è stato conferito a 17 enti, tra cui le Nazioni Unite e la Croce Rossa, premiate più volte tramite alcune loro organizzazioni o sezioni. Proprio alla Croce Rossa è legato il primo Nobel per la pace. Era stato infatti conferito allo svizzero Henry Dunant, fondatore del movimento internazionale, nonché ideatore delle convenzioni di Ginevra per i diritti umani. 

21:33

Henry Dunant, l'uomo della Croce Rossa

Segni dei tempi 20.11.2010, 01:00

Il riconoscimento “mancante”: quello a Gandhi

Se in alcuni anni il premio è stato consegnato a più persone e a più organizzazioni, ci sono stati anche alcuni in cui non è stato conferito a nessuno. Durante la Prima guerra mondiale, dal 1914 al 1918, fu assegnato unicamente nel 1917 alla Croce Rossa. Lo stesso successe durante la Seconda guerra mondiale, quando il premio fu dato unicamente nel 1944, sempre all’organizzazione umanitaria. Nel 1948, invece, fu nominato per la quinta volta il Mahatma Gandhi, pochi giorni prima del suo assassinio avvenuto a gennaio. Il Comitato norvegese decise quindi di non assegnare il premio, spiegando che non c’era più “nessun candidato vivente idoneo”. Quella di Gandhi nella storia del premio è una mancanza che è stata poi criticata. Alcuni decenni dopo, quando venne attribuito al 14esimo Dalai Lama, Tenzin Gyatso, l’allora presente del comitato, Egil Aarvik, indicò che si trattava “in parte di un tributo alla memoria del Mahatma Gandhi”. Altre occasioni di mancata assegnazione avvennero in occasione della guerra fredda e della guerra del Vietnam.

02:03

Nobel per la pace a Narges Mohammadi attivista iraniana

Telegiornale 06.10.2023, 12:43

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