Papa Francesco, arrivato in Ungheria venerdì per una visita di tre giorni, ha invocato un "ritorno all'anima europea" di fronte all'"infantilismo bellicoso" sullo sfondo del nazionalismo crescente e della guerra in Ucraina.
Nelle strade della capitale, sottoposte a una stretta sorveglianza, l'86enne gesuita argentino è stato accolto dai residenti che sventolavano bandiere ungheresi e vaticane. Trascorrerà l'intero soggiorno in Ungheria. Le sue fragili condizioni di salute saranno attentamente monitorate, a un mese dal suo ricovero in ospedale.
Il Papa in Ungheria
Telegiornale 28.04.2023, 20:00
Nel suo primo discorso nel Paese dell'Europa centrale confinante con l'Ucraina, il Papa ha lamentato "il triste declino del sogno corale della pace, mentre i solisti della guerra prendono il suo posto".
"I nazionalismi cominciano a rimbombare di nuovo", ha sottolineato il Pontefice, giudicando che la politica internazionale sta "regredendo verso una sorta di infantilismo bellicoso". "In questo momento storico, l'Europa è fondamentale (...) È quindi essenziale riscoprire l'anima europea", ha insistito il Pontefice.
L'Ungheria è un'eccezione all'interno dell'Unione Europea e non ha tagliato i suoi legami con il Cremlino. Orban si guarda bene dal criticare il presidente russo e rifiuta di inviare armi a Kiev.
Da parte sua, il Papa condanna "l'aggressione" dell'Ucraina "martirizzata", ma la Santa Sede sta cercando di mantenere un dialogo con Mosca, anche se il suo tentativo di mediazione non ha avuto finora successo.
"Colonizzazione ideologica
Poco prima il Papa ha incontrato il premier Viktor Orban per circa 20 minuti, un incontro a porte chiuse, durante il quale il primo ministro ha insistito sul cristianesimo come "vettore di pace", secondo l'agenzia di stampa MTI. Per il leader ungherese 59enne, desideroso di promuovere la "civiltà cristiana", la visita del Papa, a soli due anni da una sosta di sette ore a Budapest, sembra essere un successo diplomatico.
In questo Paese di 9,7 milioni di persone, di cui circa il 39% sono cattolici secondo gli ultimi dati del 2011, Viktor Orban e i suoi sostenitori sono desiderosi di sottolineare il terreno comune con il capo della Chiesa cattolica.
"Apertura agli altri"
Bergoglio ha tuttavia ricordato all'Ungheria il dovere di accogliere i migranti, insistendo sulla "necessità di apertura agli altri" di fronte alla tendenza a "ripiegarsi su se stessi". "I valori cristiani non possono essere testimoniati da rigidità e chiusure", ha ammonito, visto che l'Ungheria ha eretto recinzioni alle sue frontiere e limitato la presentazione delle domande di asilo alle ambasciate all'estero, attirando diverse condanne da parte della Corte di giustizia dell'UE.
Francesco in Ungheria
Telegiornale 28.04.2023, 12:30