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Il Piemonte brucia ancora

Gli incendi devastano vaste aree della regione e il fumo dei roghi soffoca i torinesi, a fondovalle

  • 27 ottobre 2017, 23:09
  • 23 novembre, 03:48
Le fiamme hanno incenerito ampie aree di boschi, pascoli e foreste

Le fiamme hanno incenerito ampie aree di boschi, pascoli e foreste

  • Reuters

Gli incendi non concedono tregua al Piemonte. La giornata di venerdì è stata forse la peggiore, con la Valle di Susa in emergenza, intere frazioni evacuate e un allarme, rientrato, per una squadra di pompieri accerchiata dalle fiamme. I roghi restano estesi pure in altre vallate della provincia di Torino, in particolare nel Canavese, in Valchiusella e nel Cuneese.

Alimentati dal vento, che ha soffiato fino a 137 km l'ora in quota e favorite dalla siccità le fiamme hanno ormai incenerito oltre 2'000 ettari di pinete, boschi e pascoli. Il fronte si estende su 120 chilometri e il presidente regionale, Sergio Chiamparino, ha formalizzato a Roma la richiesta dello stato d’emergenza.

Oltre al fuoco spaventa il denso fumo spinto dal vento a fondovalle; a Torino, dove l'aria è rimasta stagnante, la concentrazione di polveri sottili ha sfiorato i 200 microgrammi al metro cubo, quattro volte oltre la soglia consentita. La fuliggine s'è depositata in quasi tutti i quartieri e in molti hanno accusato bruciori agli occhi e alla gola.

ATS/ANSA/Reuters

01:04

RG 18.30 del 27.10.2017 - Il servizio di Claudio Bustaffa

RSI Info 27.10.2017, 23:23

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