Gli incendi non concedono tregua al Piemonte. La giornata di venerdì è stata forse la peggiore, con la Valle di Susa in emergenza, intere frazioni evacuate e un allarme, rientrato, per una squadra di pompieri accerchiata dalle fiamme. I roghi restano estesi pure in altre vallate della provincia di Torino, in particolare nel Canavese, in Valchiusella e nel Cuneese.
Alimentati dal vento, che ha soffiato fino a 137 km l'ora in quota e favorite dalla siccità le fiamme hanno ormai incenerito oltre 2'000 ettari di pinete, boschi e pascoli. Il fronte si estende su 120 chilometri e il presidente regionale, Sergio Chiamparino, ha formalizzato a Roma la richiesta dello stato d’emergenza.
Oltre al fuoco spaventa il denso fumo spinto dal vento a fondovalle; a Torino, dove l'aria è rimasta stagnante, la concentrazione di polveri sottili ha sfiorato i 200 microgrammi al metro cubo, quattro volte oltre la soglia consentita. La fuliggine s'è depositata in quasi tutti i quartieri e in molti hanno accusato bruciori agli occhi e alla gola.
ATS/ANSA/Reuters
RG 18.30 del 27.10.2017 - Il servizio di Claudio Bustaffa
RSI Info 27.10.2017, 23:23
Contenuto audio