Il Governo minimizza, sostenendo che si tratti di un fenomeno passeggero, alimentato da un ingiustificato allarmismo. Ma gli ultimi dati forniti dalla Petrol Retailers Association, l’associazione di categoria, sono allarmanti: circa due terzi dei punti di rifornimento risultano senza benzina, mentre il resto dei distributori è "parzialmente a secco e presto in via di esaurimento".
RG 12.30 del 28.09.2021 Il reportage di Lorenzo Amuso
RSI Info 28.09.2021, 15:07
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Così di fronte alle code, anche notturne, di automobilisti infuriati, Downing Street è stato costretto a correre ai ripari: prima sospendendo la legge sulla concorrenza per rifornire in modo più mirato le stazioni di servizio che hanno esaurito i carburanti, quindi rilasciando 5'000 visti di lavoro temporanei, della durata di tre mesi, a camionisti stranieri.
Una misura emergenziale che però secondo molti osservatori è destinata a risultare insufficiente. Perché se è vero che la carenza di autisti è un fenomeno diffuso in molti paesi d’Europa, solo nel Regno Unito sta avendo un impatto così deflagrante, a causa di quella che i media locali hanno definito la tempesta perfetta per via della Brexit, che ha amplificato le criticità post-pandemiche.
Regno Unito, continua la crisi del carburante
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