L'Unione ciclistica internazionale (UCI) conta un nuovo membro e non è uno qualunque. Si tratta infatti della Athletica Vaticana, ed è una prima storica che potrebbe aprire la strada all'affiliazione ad altre associazioni sportive internazionali. Gli esempi della vicinanza tra fede e bicicletta sono tanti, dalla storica partenza del giro d’Italia da Piazza San Pietro nel 1974, agli sprint cinematografici di Don Camillo. Ma da adesso, con il riconoscimento della squadra vaticana di ciclismo a livello internazionale, il sogno in futuro potrebbero essere i campionati del mondo o addirittura le Olimpiadi.
"Abbiamo affiliato la federazione ciclistica del Vaticano e con la consegna ufficiale del certificato di oggi noi siamo a tutti gli effetti il solo sport che è arrivato a dare un riconoscimento di questo tipo", afferma David Lappartient, presidente dell'UCI. "Siamo i primi come federazione internazionale a fare questo passo, che è certamente simbolico perché ancora una volta si dà alla bicicletta una dimensione di fratellanza", sottolinea Rocco Cattaneo, membro direttivo dell'UCI.
Una vicinanza condivisa anche dal cardinale e presidente del Pontificio Consiglio della cultura, Gianfranco Ravasi: "Il primo valore è certamente quello dell'impegno, della fatica, del sudore. Il simbolo per eccellenza è quando si scala una montagna. Che poi rappresenta anche una parabola della vita che richiede qualche volta di correre, ma in salita".
Una maglia di Vatican Cycling, con i colori bianco e giallo è stata donata a Papa Francesco "come segno di amicizia, di stima e di desiderio costruire insieme, attraverso lo sport, ponti di dialogo tra tutti", ha aggiunto Lappartient.