Il centrodestra è pronto a giocarsi nuovamente la carta Elisabetta Casellati per l'elezione del presidente della Repubblica italiana. La notizia viene battuta con insistenza dai media della Penisola, in attesa che inizi, alle 11.00, la quinta votazione. Il nome dell'attuale presidente del Senato era già apparso negli scorsi giorni, ma era scomparso dai radar dopo che Partito democratico e Movimento 5 stelle avevano posto il veto, sottolineando la necessità di trovare un candidato super partes e non così profilato (l'avvocata 75enne è stata eletta tra le file di Forza Italia ed è una berlusconiana della prima ora).
Quirinale, ancora lontano un accordo
Telegiornale 27.01.2022, 21:00
Oggi (venerdì), tuttavia, il fronte liberale-sovranista potrebbe tentare il blitz a Montecitorio, sede della Camera dove sono riuniti i grandi elettori (deputati, senatori e delegati regionali) per eleggere il successore di Sergio Mattarella alla massima carica dello Stato. Per essere eletto in uno dei primi tre scrutini un candidato doveva ottenere la maggioranza dei due terzi del collegio, dal quarto è invece sufficiente la maggioranza semplice. Il quorum è quindi sceso a 505, mentre il centrodestra ha circa 450 grandi elettori. Anche a questa tornata si prospetta quindi una fumata nera, visto che appare inverosimile che voti del centrosinistra, nel segreto dell'urna, confluiscano sulla candidata.
Italia, mandato a Casellati
Telegiornale 18.04.2018, 22:00
Il voto avrà però un valore politico. Permetterà a Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia di verificare, concretamente, i numeri del loro fronte. Fino a ieri gli scrutini erano stati caratterizzati da una valanga di astenuti, schede bianche o dal nome dell'attuale presidente Mattarella, che ha però più volte fatto sapere di non essere disponibile per un nuovo mandato. Oggi, invece, il centrodestra un nome sulla scheda lo metterà: quello di Casellati, appunto, che pare abbia mandato un SMS chiaro e conciso ai notabili della sua area politica: “Mi dovete votare”.
L'operazione, portata avanti dal leader della Lega Matteo Salvini, rilevano i giornali italiani, è tuttavia rischiosa: non tanto per i rapporti tra i partiti di coalizione di Governo (quelli di destra, a eccezione di Fratelli d'Italia, siedono nell'Esecutivo di Mario Draghi insieme a PD e M5S) ma all'interno del centrodestra stesso, che appare disgregato, con la possibilità che franchi tiratori possano inficiare il tentativo di far passare un nome del loro stesso schieramento.