Mondo

Il malcontento dell'Italia

L'Economist spiega il voto del 4 marzo: "Ha vinto il populismo. Eterna frattura tra Nord e Sud"

  • 9 marzo 2018, 17:07
  • 23 novembre, 02:16
Il Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio è il primo partito ma non ha la maggioranza per governare

Il Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio è il primo partito ma non ha la maggioranza per governare

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"Un terremoto populista" che ha radici interne, ma per il quale l'UE ha più di una ragione per essere "preoccupata". È l'analisi dell'esito delle elezioni italiane del 4 marzo tracciata dall'Economist.

Il settimanale liberal britannico si sofferma sul doppio successo del Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio (capace d'intercettare un consenso di massa "nel sud abbandonato") e della Lega di Matteo Salvini (che al nord ha saputo giocare la carta dei dossier immigrazione e nel contempo "marginalizzare l'81enne Silvio Berlusconi").

L'Economist, evidenziando il rischio di un allargamento "dell'eterna frattura fra nord e sud" in Italia, osserva, tra l'altro, come sia Luigi Di Maio sia Salvini abbiano fatto cenno a possibili sforamenti del rapporto debito/Pil del 3% imposto da Bruxelles.

Intanto i 5 Stelle hanno designato i prossimi capigruppo che guideranno i nuovi eletti in Parlamento: sono Giulia Grillo alla Camera e Danilo Toninelli al Senato.

ATS/M. Ang.

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