L'amministrazione Biden lavora a un piano B sul clima. Con la sua agenda per combattere il cambiamento climatico ormai sull'orlo del fallimento, il presidente americano sta lavorando a un approccio basato su tre fronti: generosi incentivi fiscali per l'energia eolica e solare, regole più stringenti per le emissioni dalle centrali energetiche e una serie di leggi per l'energia pulita attuate dai singoli stati.
La nuova strategia consentirebbe alla Casa Bianca di centrare l'obiettivo di un taglio delle emissioni del 50% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005. Ma anche questa strada, riporta il New York Times, presenta molti rischi per Biden, da quelli legali a quelli logistici.
La messa a punto delle norme potrebbe infatti richiedere anni e la Corte Suprema potrebbe capovolgere le eventuali regole, soggette anche alla possibilità di essere spazzate via da un futuro presidente. Nonostante questo l'amministrazione è al lavoro con l'obiettivo di consentire a Biden di arrivare con qualcosa di concreto, almeno un'iniziativa, all'incontro di Glasgow, dove rischia invece di presentarsi a mani vuote.
Tornano gi scioperi per il clima
Telegiornale 22.10.2021, 22:00
Il 31 ottobre a Glasgow, in Scozia, prenderà il via la 26a conferenza dell'ONU sui cambiamenti climatici. Molte sono le critiche mosse dagli attivisti per il clima alla comunità globale, dato che numerosi paesi non hanno rispettato gli impegni presi. Pertanto, per gli esperti, l'obiettivo fissato nel 2015 di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi rimane lontano.