Il pragmatismo sembra imporsi almeno in uno dei due grandi partiti separatisti, ci dice Joan Tapia, fine conoscitore della realtà catalana e spagnola, ma le incognite sono ancora molte.
Se lo scontro istituzionale diminuirà o meno però, molto dipenderà anche dal governo che si insedierà a Madrid dopo le elezioni di domenica 28 aprile.
La questione catalana nelle legislative spagnole
Telegiornale 26.04.2019, 22:00
In questo momento i sondaggi danno due possibilità: un governo del socialista Pedro Sánchez appoggiato dalla sinistra di Unidas Podemos e dai nazionalisti moderati baschi e catalani. In questo caso il dialogo con la Catalogna sarebbe possibile.
L’altro scenario è una coalizione di destra (PP), centro liberale (Ciudadanos) e del partito reazionario Vox, tutti ferventi difensori dell’unità della Spagna e feroci avversari dei secessionisti. In questo ultimo caso “è più difficile che la Catalogna torni alla moderazione”, dice Tapia.
Davide Mattei