Il nuovo limite al prezzo del petrolio russo "ridurrà immediatamente la più importante fonte di entrate di Putin". Lo ha affermato il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, dopo l'intesa per il tetto a 60 dollari raggiunta a livello europeo e di G7.
Price cap, c'è l'accordo anche con il G7
Telegiornale 03.12.2022, 13:30
Secondo Yellen saranno i paesi a basso e medio reddito che sono stati pesantemente colpiti dagli alti prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari a trarre particolare beneficio dal price cap. E verrà colpito il leader russo. La nuova misura infatti "limiterà le entrate che sta utilizzando per finanziare la sua brutale invasione", evitando allo stesso tempo che si interrompano le forniture globali che potrebbero far salire i prezzi della benzina in tutto il mondo.
"Con l'economia russa già in contrazione e il suo budget sempre più ridotto, il tetto massimo taglierà immediatamente la più importante fonte di entrate di Putin", ha affermato Yellen in una nota.
Mosca non ci sta
"Nonostante l'accordo degli USA con i suoi partner sul tetto al prezzo del petrolio russo, siamo certi che il nostro greggio continuerà ad essere richiesto": scrive infine su Telegram l'ambasciata russa negli Stati Uniti.
"Abbiamo preso atto delle arroganti affermazioni dell'amministrazione statunitense in merito all'accordo con i suoi partner sul famigerato "price cap" sul petrolio russo. Gli strateghi di Washington, nascondendosi dietro nobili slogan per garantire la sicurezza energetica ai Paesi in via di sviluppo, mantengono un muro di silenzio sul fatto che gli attuali squilibri sui mercati energetici derivano dalle loro azioni mal concepite. Prima fra tutte l'introduzione di sanzioni contro la Russia e il divieto di importazione di energia dal nostro Paese", si legge nel post.
Notiziario 20.00 del 02.12.2022
Notiziario 02.12.2022, 20:58
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