Mondo

Il ricongiungimento familiare resta possibile

Contrariamente al Nazionale, la Camera dei Cantoni ha affossato una mozione democentrista che voleva proibire tale soluzione per gli stranieri ammessi temporaneamente

  • Oggi, 13:28
  • 3 ore fa
00:31

RG 12.30 del 18.12.2024

RSI Info 18.12.2024, 13:28

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info 

Gli stranieri ammessi temporaneamente dovrebbero poter portare in Svizzera le loro famiglie. A differenza del Consiglio nazionale, il Consiglio degli Stati ha respinto mercoledì una mozione dell’UDC in merito con 20 voti favorevoli, 18 contrari e quattro astensioni, dopo un vivace dibattito.

La mozione presentata da Esther Friedli (UDC/SG) mirava a vietare il ricongiungimento familiare per i cittadini stranieri ammessi in Svizzera a titolo temporaneo. Lo scorso settembre, il Consiglio nazionale ha accolto una mozione identica democentrista con 105 voti favorevoli e 74 contrari.

Molti cantoni hanno segnalato che questa forma di immigrazione è aumentata notevolmente negli ultimi tempi e sta causando sempre più problemi, ha affermato la senatrice nella sua mozione.

Le condizioni per ottenere il ricongiungimento familiare per le persone ammesse temporaneamente sono già molto restrittive. Non possiamo quindi ritenere che lo status di ammissione temporanea sia attualmente troppo attraente o che la possibilità di ricongiungimento familiare incoraggi le persone che non si integrano bene in Svizzera a rimanere qui”, ha replicato Stefan Engler (Centro/GR) per la commissione.

L’unico effetto della mozione è quello di far sentire alcune famiglie non sicure in Svizzera. Stiamo parlando di una media di circa un centinaio di persone all’anno che raggiungono il proprio coniuge, il 94% delle quali sono donne e bambini”, ha criticato Pierre-Yves Maillard (PS/VD).

“La mozione è chiara: il Consiglio federale deve garantire che nessuna persona ammessa provvisoriamente possa più portare con sé la propria famiglia. Questo è totalmente contrario alla Costituzione”, ha dichiarato il ministro della Giustizia Beat Jans.

“Le regole sono già severe. La Svizzera è già più severa di molti Paesi europei”, ha ricordato, prima di lanciare un appello ai padri presenti in sala: “C’è un incentivo maggiore per integrarsi in Svizzera e trovare un lavoro che portare qui la propria famiglia?”. Jans ha ottenuto il risultato sperato e la Camera ha anche affossato l’identico testo dell’UDC sostenuto dal Consiglio nazionale.

Correlati

Ti potrebbe interessare