Svizzera

Asilo, stretta da parte del Nazionale

Approvata una mozione dell’UDC volta a limitare il ricongiungimento familiare per i migranti ammessi temporaneamente - Adottate misure contro gli abusi dello statuto S

  • 24 settembre, 15:55
  • 24 settembre, 22:20

Asilo, ricongiungimento familiare più difficile

SEIDISERA 24.09.2024, 18:11

  • Keystone
Di: ATS / RSI Info

Il Consiglio nazionale nell’ambito della sessione speciale sull’asilo ha approvato una mozione dell’UDC che mira a rendere più difficile il ricongiungimento familiare per le persone ammesse temporaneamente, con 105 voti favorevoli contro 74. Questa misura, sostenuta anche dal PLR e dal Centro, è stata motivata dall’UDC denunciando “caos” nel settore dell’asilo e chiedendo maggiori controlli alle frontiere, come fatto recentemente dalla Germania. Jean-Luc Addor (UDC/VS) ha sottolineato che molti svizzeri sono “stufi della maleducazione e della criminalità” che, secondo lui, accompagnano il fenomeno migratorio.

Stretta sull'asilo al Nazionale

Telegiornale 24.09.2024, 20:00

La sinistra si è opposta alla mozione, sostenendo che essa colpirebbe i più vulnerabili, come donne e bambini, e violerebbe i principi della Convenzione sui rifugiati. Beat Jans, capo del Dipartimento federale della giustizia e polizia, ha difeso il diritto al ricongiungimento familiare, riconosciuto anche dal Tribunale federale e ha ribadito che molte persone non possono essere rimpatriate a causa di guerre o persecuzioni. “La situazione dell’asilo in Svizzera non è poi così grave come in altri Paesi” ha puntualizzato il consigliere federale, chiedendo la bocciatura di tutte le mozioni presentate dall’UDC poiché “contrarie alla Costituzione”.

Durante la stessa sessione, sono stati adottati anche due testi che chiedevano di modificare lo statuto di protezione S. Uno di essi, accolto con 131 voti favorevoli contro 62, propone di non rinnovarlo o di revocarlo in determinati casi. La mozione, presentata da Nicolò Paganini (Centro/SG), mira a contrastare il cosiddetto “turismo dello status S”, praticato da alcuni cittadini ucraini che vi rinunciano temporaneamente per beneficiare di assistenza al rimpatrio, per poi tornare in Svizzera dopo poche settimane e richiederlo nuovamente. La proposta prevede che lo status S venga concesso una sola volta nello spazio di Dublino.

Il Consiglio federale si è opposto, sostenendo che le attuali normative già affrontano queste problematiche e che esistono motivi validi, come il peggioramento della sicurezza in Ucraina, per cui una persona potrebbe richiederlo nuovamente.

RG 12.30 del 24.09.2024

RSI Info 24.09.2024, 16:04

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