Oggi, lunedì, è la giornata dei grandi processi legati al terrorismo di matrice islamica in Europa. A Bruxelles, infatti, si apre l’udienza preliminare per gli attentati del 22 marzo 2016 all’aeroporto e alla metropolitana della capitale belga, che causarono 32 morti e oltre 300 feriti. A Parigi, invece, inizia il processo d’appello per gli attacchi del gennaio 2015 alla redazione di Charlie Hebdo e al supermercato cosher Hyper Cacher.
A Bruxelles il processo si è aperto nel caos delle polemiche legate alle condizioni, dette umilianti, alle quali devono sottostare i presunti colpevoli e i loro avvocati. Addirittura, sei dei nove imputati hanno deciso di lasciare la sala e ritornare nei furgoni della polizia penitenziaria adibiti al trasporto dei detenuti. L’aula, che è stata allestita appositamente fuori città per problemi logistici e di sicurezza, contiene box larghi un metro, con solo una feritoia per i documenti e un interfono per comunicare. L’udienza preliminare dovrà pronunciarsi sulle condizioni dell’aula e soprattutto sulla lista dei testimoni che verranno convocati nel corso dei prossimi mesi.
Parigi: la polizia davanti all'Hyper chacher, nel 2015
Continua invece a Parigi, il processo per gli attentati del gennaio 2015. Due dei quattordici imputati hanno infatti presentato ricorso contro le rispettive pene. Alireza Polak era stato condannato per complicità in entrambi gli attacchi, quello a Charlie Hebdo e quello al supermercato. Amar Rambam, invece, nega di aver fornito soldi e armi a Coulibaly, l’attentatore del negozio cosher. Non tutte le 296 parti civili torneranno a testimoniare. Il verdetto è atteso per il 21 ottobre.
RG delle 12.30 del 12.09.2022 Processo d'appello Charlie Hebdo - A. Grandesso
RSI Info 12.09.2022, 15:10
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