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Il tour europeo di Zelensky

Il presidente ucraino chiede ancora una volta sostegno agli alleati, ma deve fare anche i conti con i problemi interni: corruzione e giochi di potere

  • 9 febbraio 2023, 09:03
  • 20 novembre, 11:59
Scholz, Zelensky e Macron

Scholz, Zelensky e Macron

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Di: Stefano Grazioli 

Il tour di due giorni tra Londra, Parigi e Bruxelles del presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato in un momento molto delicato per l’Ucraina, che sul fronte militare sta attraversando una fase difficile nel Donbass e su quello interno è segnata dalle continue turbolenze che stanno facendo traballare il Governo del premier Denys Shmyhal. E non è appunto un caso che il capo di Stato si sia allontanato da Kiev per la seconda volta dall’inizio della guerra, dopo che a dicembre aveva fatto visita a Joe Biden alla Casa Bianca.

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Dall'account Twitter del premier Sunak

Stavolta è stato il turno degli alleati più pesanti, per così dire, a livello europeo, dal primo ministro britannico Rishi Sunak al presidente francese Emanuel Macron e al cancelliere tedesco Olaf Scholz. Oltre ovviamente ai vertici dell’UE nell’ambito del Consiglio europeo a Bruxelles, seguito da vari incontri bilaterali.

Fare pressione per avere più aiuti

I motivi di questo attivismo coincidono appunto con la situazione sui due fronti e sono quindi essenzialmente due: da una parte ci sono le questioni militari, il paese è in guerra e il presidente è in prima linea. I rapporti con gli alleati sono fondamentali, soprattutto per il tema delle forniture di armi. La strategia di Zelensky in questo senso è chiara, fare sempre più pressione perché gli aiuti aumentino: sistemi missilistici a lungo raggio, carri armati da combattimento, jet e quant’altro. Le richieste non sono nuove, ma ribadirle giova alla causa, soprattutto in un momento come questo, nel quale l’Ucraina si aspetta una nuova offensiva russa, sia nel Donbass che al sud, nella regione di Zaporizhzhia. Le truppe di Kiev stanno soffrendo nella zona di Bakhmut, mentre Mosca continua ad inviare uomini per gli attacchi che secondo gli ucraini cominceranno intorno alla fine di questo mese. Le nuove armi, carri armati da combattimento, e magari anche i caccia che in futuro potrebbero anche arrivare, servirebbero così a reggere l’urto e a preparare la controffensiva, per riconquistare i territori perduti. Zelensky ha ribadito le richieste di jet a Sunak che ha risposto di valutare quali modelli potrebbero arrivare a Kiev; più cautela invece da parte di Macron e Scholz. D’accordo sui panzer, ma finora hanno risposto picche agli aerei.

Il fronte interno

Se da un lato ci sono dunque le ragioni strettamente militari e l’urgenza degli aiuti, dall’altro lato c’è il fronte interno in fermento che ha messo in allarme i partner occidentali: Zelensky da questo punto di vista deve fare il pompiere e tentare di spiegare che si tratta di piccoli falò e non di un incendio che farà crollare il castello ucraino. Almeno per ora. È vero però che dopo un anno di guerra a Kiev stanno emergendo i problemi cronici del sistema politico: la corruzione, gli oligarchi, i poteri forti più o meno dietro le quinte, i conti da regolare tra i vari gruppi. L’invasione russa li ha messi da parte per mesi, ma nelle ultime settimane sono riemersi con forza.

Il primo ministro ucraino

Il primo ministro ucraino

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Zelensky deve quindi convincere i partner europei che la situazione interna non gli sta scappando di mano, che gli aiuti finanziari saranno utilizzati correttamente e non prenderanno vie traverse. La scorsa settimana a Kiev c’è stato l’incontro con i vertici dell’Unione Europea, che evidentemente non è stato sufficiente. Anche perché la quiete sembra essere tutt’altro che tornata. Si parla ancora del cambio del ministro della Difesa e anche il premier Denys Shmyhal starebbe rischiando il posto. Stanno saltando insomma i fedelissimi di Zelensky e salendo in cattedra i militari, già nominati ai vertici dell’intelligence e del Ministero dell’interno. Finora gli alleati occidentali non si sono preoccupati troppo di queste vicende, ma adesso hanno bisogno di essere rassicurati direttamente che a Kiev non ci saranno sconvolgimenti politici.

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Tour europeo per Zelensky

Telegiornale 08.02.2023, 21:00

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