Zelensky a Londra chiede i caccia da combattimento

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rinnovato mercoledì davanti al Parlamento britannico, riunito al gran completo, la richiesta di forniture di "aerei da combattimento" all'Ucraina. Zelensky, dopo aver riconosciuto il ruolo guida del Regno Unito nella spinta per un rafforzamento degli aiuti militari internazionali a Kiev, a partire dal recente via libera ai carri armati pesanti, in merito ai jet si è rivolto a tutti gli alleati occidentali.

Il presidente ucraino è tornato anche a invocare l'obiettivo di portare dopo la guerra dinanzi alla giustizia internazionale il presidente russo Vladimir Putin e i responsabili russi, additandoli ripetutamente come "il male". Ha poi insistito sulla necessità di mettere fine "all'impunità" di Mosca e d'imporle in futuro di pagare per la ricostruzione dell'Ucraina. Nel suo discorso al Parlamento britannico ha anche accusato la Russia di "atroce occupazione" e di "terrorismo missilistico" e ha ringraziato il Regno Unito per aver fornito a Kiev le armi per proteggere "la vita di bambini, civili, donne, anziani e cittadini".

A Londra per la sua seconda visita all'estero dopo l'invasione russa, il presidente ucraino ha ottenuto mercoledì un impegno britannico ad addestrare i piloti ucraini. Un apparente primo passo verso la consegna di aerei da combattimento.

A quasi un anno dall'inizio dell'invasione, l'Ucraina chiede maggiori e più rapidi aiuti militari occidentali a fronte dei recenti successi dell'esercito russo nella regione ucraina orientale del Donbass e dei timori di una grande offensiva nelle prossime settimane.

Atteso a Bruxelles giovedì per un vertice dell'Unione Europea, Volodymyr Zelensky è atterrato all'aeroporto londinese di Stansted con un aereo della Royal Air Force. Prima di recarsi al numero 10 di Downing Street, è stato accolto dal primo ministro britannico Rishi Sunak con un applauso.

La visita, tenuta segreta fino alle ultime ore, è stata "una testimonianza del coraggio, della determinazione e della lotta del suo Paese", ha dichiarato Sunak in un comunicato. Dopo aver parlato al Parlamento britannico, Zelensky dovrebbe recarsi nel sud-ovest dell'Inghilterra per incontrare i soldati ucraini in addestramento. Nel pomeriggio è previsto anche un incontro con il re Carlo III a Buckingham Palace.

È la prima volta che Zelensky lascia il territorio ucraino dopo la visita di poche ore del 21 dicembre a Washington. Era stato ricevuto alla Casa Bianca dal Presidente Joe Biden e aveva parlato davanti al Congresso degli Stati Uniti, i cui rappresentanti eletti di entrambe le Camere gli avevano tributato una standing ovation.

Per il suo viaggio nel Regno Unito, Londra ha promesso di rilasciare "un aumento immediato delle forniture di equipaggiamenti militari per aiutare a contrastare l'offensiva di primavera della Russia", comprese capacità a più lungo raggio rispetto a quelle di cui l'esercito ucraino disponeva finora, secondo una dichiarazione dell'ufficio del Primo Ministro. Questo si aggiungerà al "sostegno a lungo termine" sotto forma di addestramento per le truppe ucraine, esteso ai piloti di caccia "per garantire che l'Ucraina possa difendere il suo spazio aereo in futuro". "Questo addestramento garantirà che i piloti siano in grado di pilotare sofisticati aerei da combattimento standard della NATO", come richiesto da Kiev, ha aggiunto. Londra ha inoltre annunciato un inasprimento delle sanzioni contro il settore della difesa russo, compresa la produzione di droni.

Parlando da Downing Street, Zelensky ha ringraziato il Regno Unito per il "grande sostegno (che il Paese) ha dato fin dai primi giorni dell'invasione russa". "Grazie mille. Siamo davvero orgogliosi e abbiamo un ottimo rapporto con Rishi" Sunak, ha aggiunto.

L'anno scorso il Regno Unito ha fornito a Kiev 2,3 miliardi di sterline (2,5 miliardi di franchi) di aiuti militari. Il Governo si è impegnato a mantenere quest'anno il livello di aiuti, il secondo più alto al mondo dopo quello degli Stati Uniti. Londra ha fornito armi letali all'esercito ucraino già prima dell'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio 2022, ed è stato il primo Paese ad annunciare a gennaio l'intenzione di inviare 14 carri armati pesanti Challenger 2, seguito dalla Germania con i suoi Leopard e dagli Stati Uniti con i suoi Abrams.

Rishi Sunak, invece, si è dimostrato riluttante a consegnare i jet da combattimento, affermando la scorsa settimana che ciò richiederebbe "mesi" o addirittura "anni" di addestramento per i piloti. L'addestramento dei piloti sembra quindi aprire la porta a tali consegne. Questo annuncio, ha sostenuto Rishi Sunak, "sottolinea la nostra volontà di non limitarci a fornire equipaggiamenti militari a breve termine, ma di assumere un impegno a lungo termine per sostenere l'Ucraina negli anni a venire".

Da parte statunitense, il capo della diplomazia ucraina Dmytro Kouleba ha parlato martedì con il Segretario di Stato americano Antony Blinken di "ulteriore assistenza militare e sanzioni contro la Russia", in prossimità dell'anniversario dell'invasione. "La Russia commetterebbe un grave errore se pensasse che qualcuno si stanca di combattere il male che porta", ha twittato.

Nell'immediato futuro, Kiev teme di non ricevere i blindati occidentali in tempo per respingere un eventuale nuovo attacco russo su larga scala. Martedì la Russia ha persino rivendicato il "successo" della sua recente offensiva nell'Ucraina orientale.

Nelle librerie russe sono in vendita nuove mappe che includono nel territorio russo le quattro regioni ucraine annesse lo scorso anno, regolarmente descritte dal presidente russo Vladimir Putin come "terre storiche" della Russia.