Il Messico ha schierato oltre 15'000 effettivi, tra poliziotti e militari, lungo la frontiera con gli Stati Uniti e altri 6'500 al confine meridionale col Guatemala, nel quadro degli accordi stipulati il 7 giugno scorso con Washington per porre un freno all'immigrazione illegale. Lo ha annunciato lunedì il ministro della difesa, Luis Cresencio Sandoval, durante una conferenza stampa e in presenza del presidente Andres Manuel Lopez Obrador.
"Considerato che la migrazione clandestina non è un crimine ma è comunque un delitto amministrativo, l'esercito e la Guardia nazionale avranno il compito di consegnarli alle autorità", ha precisato Sandoval. Un primo bilancio dell'operazione verrà stilato tra 45 giorni.
A fine maggio il presidente statunitense Donald Trump aveva minacciato l'imposizione di tariffe doganali su tutti i prodotti messicani importati se il paese non avesse fatto il possibile per frenare l'ondata migratoria.